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Per il lifting brasiliano (ma in Turchia che costa meno) 28 inglesi sono morte in 5 anni

Negli ultimi anni, il lifting brasiliano (BBL) si è rivelato una pratica estremamente rischiosa, causando la morte di 28 cittadine britanniche dal 2019. Tra le vittime più recenti, due madri quarantenni.

Uccisa dal lifting brasiliano

Lifting brasiliano Kaydell Brown
Per il lifting brasiliano (ma in Turchia che costa meno) 28 inglesi sono morte in 5 anni – Blitzquotidiano (foto dal Mirror)

Kaydell Brown, una parrucchiera inglese di 38 anni, è morta in Turchia durante un’operazione di BBL, parte di un pacchetto estetico noto come “mummy MOT”. La donna aveva risparmiato per affrontare la spesa di 5.400 sterline, sperando di cambiare la propria vita dopo aver guadagnato peso. Tuttavia, l’intervento si è rivelato fatale: un embolo grassoso ha raggiunto i suoi polmoni, causandone la morte.

Speravano di vivere meglio

La sorella maggiore, Leanne, 40 anni, che avrebbe dovuto sottoporsi allo stesso intervento nella stessa clinica, ha definito il luogo una “macelleria pop-up” e ha chiesto la chiusura immediata della struttura. Leanne ha raccontato di aver atteso notizie in clinica mentre la sorella venne operata, per poi essere informata della tragica morte di Kaydell poche ore dopo. “Volevamo solo rimettere in carreggiata le nostre vite”, ha dichiarato.

Un altro caso sconvolgente riguarda Alice Webb, estetista 33enne e madre di cinque figli, deceduta in Inghilterra dopo essere stata sottoposta a un BBL non chirurgico. La procedura, che utilizza filler dermici come acido ialuronico, è spesso pubblicizzata sui social media come un’alternativa “senza rischi” alla chirurgia, ma i risultati possono essere altrettanto pericolosi. Alice è morta in seguito a complicazioni, portando la polizia del Gloucestershire ad arrestare due persone, sospettate di aver eseguito l’intervento senza qualifiche mediche. Alice lascia il compagno Dane e cinque figli: Delsie (15 anni), Preete (13 anni), Gracie (12 anni), Nylie (10 anni) e Clarie (7 anni). Gli investigatori hanno confermato che il trattamento è stato effettuato da personale non qualificato, una realtà preoccupante considerando che il 98% delle persone che si sottopongono a BBL trova i propri operatori tramite social media come TikTok e Instagram.

Il BBL, sia chirurgico che non chirurgico, è tra gli interventi estetici più rischiosi. Studi recenti evidenziano che un decesso si verifica ogni 4.000 operazioni. Ashton Collins, direttore dell’organizzazione britannica Save Face , ha espresso indignazione per la morte di Alice: “È incredibile che, nonostante le nostre ripetute segnalazioni, il governo non abbia ancora agitato. Queste procedure rappresentano una crisi in attesa di accadere”. Dal 2022, Save Face ha registrato 479 casi di complicazioni legate al BBL, oltre la metà dei quali ha richiesto ospedalizzazione per infezioni, sepsi o interventi correttivi.

La lista delle vittime include Melissa Kerr, 31 anni, deceduta nel 2019 a Istanbul per un coagulo grassoso formatosi durante un intervento chirurgico. Claire Passos, 33 anni, madre britannica, è invece morta in Brasile per complicazioni post-operatorie dopo una liposuzione. La famiglia di Claire ha lanciato una raccolta fondi per riportare il corpo in patria e sostenere i suoi figli.

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