Pertosse e vaiolo delle scimmie sono le ultime epidemie che hanno messo in allarme i medici nel mondo.
Allarme pertosse in Piemonte, triplicati i casi. In Piemonte da gennaio a maggio 153 segnalazioni, colpiti i più piccoli. Al Regina Margherita ricoveri e trattamenti in terapia intensiva riferiscono Andrea Bucci e Alessandro Mondo sulla Stampa di Torino. I medici: “Bambini e donne incinte vanno vaccinati”.
Epidemia di pertosse in Italia
Un mese fa, Blitzquotidiano aveva descrritto l’allerta lanciato dai
pediatri italiani a causa di un’epidemia di pertosse che sta colpendo principalmente neonati e lattanti non vaccinati. Dall’inizio del 2024, si sono registrati tre decessi e un incremento dell’800% dei ricoveri rispetto all’anno precedente. Tra gennaio e maggio 2024, in Italia si sono verificati 110 ricoveri, con almeno 15 bambini in terapia intensiva.
Gli esperti avvertono che il numero reale dei ricoveri potrebbe essere ancora più elevato. “La pertosse è una malattia altamente contagiosa e pericolosa, soprattutto nei primi mesi di vita, con un rischio significativo di complicanze e decesso,” ha spiegato Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria. La mortalità tra i neonati affetti da pertosse è compresa tra l’1 e l’1,5%. La vaccinazione della madre durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza è una misura efficace e sicura per proteggere i neonati, che sono troppo piccoli per essere vaccinati direttamente. Staiano ha esortato le donne in gravidanza a vaccinarsi per salvaguardare la vita dei propri figli”.
Dal Congo allarmr vaiolo delle scimmie
Dal Congo invece arriva l’allarme vaiolo. In gennaio 2024 ben 11 casi erano stati segnalati a Firenze.
Ora dal Congo si profila un nuovo ceppo. Daniel Lawler della Afp scrive:
Un nuovo ceppo più mortale di vaiolo che si trasmette più facilmente tra le persone sta uccidendo bambini e causando aborti spontanei nella Repubblica Democratica del Congo e potrebbe essersi già diffuso nei paesi vicini, hanno avvertito i ricercatori.
Tutti i paesi dovrebbero prepararsi a “questo nuovo ceppo prima che si diffonda in altri luoghi, prima che sia troppo tardi”, ha detto all’AFP Jean Claude Udahemuka, un ricercatore dell’Università del Ruanda che studia l’epidemia.
Un’epidemia globale di un nuovo ceppo di Mpox, precedentemente noto come vaiolo delle scimmie, nel 2022 si è diffusa in più di 110 paesi, colpendo principalmente uomini gay e bisessuali. Quello era il ceppo del clade II.
Sebbene l’epidemia globale sia stata in gran parte trasmessa sessualmente, le persone in Africa normalmente contraevano il clade I da animali infetti, come quando mangiavano carne selvatica.
Come si trasmette il virus
A differenza dei precedenti focolai nel paese dell’Africa centrale, il virus veniva trasmesso attraverso i rapporti sessuali tra eterosessuali.
I test hanno rivelato che si trattava di una variante mutata del ceppo originale chiamato clade Ib.
Si tratta “senza dubbio del ceppo più pericoloso finora”, ha detto Udahemuka.
Da allora sono stati segnalati più di 1.000 casi di clade Ib nella provincia del Sud Kivu, ha affermato Leandre Murhula Masirika, che ha condotto la ricerca locale sull’epidemia.
Ci sono più di 20 nuovi casi ogni settimana solo a Kamituga – e il numero è in aumento, ha avvertito.
Provoca a chi ne soffre “orribili eruzioni cutanee su tutto il corpo”, a differenza del clade II, che causava lesioni normalmente più limitate all’area genitale, ha affermato Trudie Lang, ricercatrice di salute globale presso l’Università di Oxford.
Il ceppo del clade Ib si è diffuso anche attraverso contatti non sessuali tra persone, comprese famiglie o bambini che giocano insieme a scuola, segnando un cambiamento importante rispetto alle epidemie precedenti, hanno detto i ricercatori.
Il ceppo ha anche causato numerosi aborti e i ricercatori stanno studiando il suo effetto a lungo termine sulla fertilità.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, delle 384 persone morte quest’anno a causa di tutti i ceppi di vaiolo nella Repubblica Democratica del Congo, più del 60% erano bambini.