Gli scarti di melagrana potrebbero essere degli alleati per la salute del cuore, aiutando a contrastare la pressione alta. A suggerirlo è uno studio condotto da ricercatori dell’Istituto per la bioeconomia del Cnr di Firenze e dell’Università di Pisa, che ha evidenziato che un estratto derivato dalle bucce e dai semi di melagrana potrebbe offrire una protezione efficace per il cuore, sia nell’ipertensione acuta che in quella cronica.
L’estrazione del succo di melagrana, un frutto noto per le sue proprietà antiossidanti, genera una quantità significativa di sottoprodotti non edibili, costituiti principalmente da bucce e semi. Fino ad ora, il recupero e la valorizzazione di questi sottoprodotti sono stati ostacolati dalla mancanza di una tecnica di estrazione adeguata. Tuttavia, i ricercatori hanno sviluppato una tecnica innovativa di estrazione chiamata cavitazione idrodinamica, che consente di estrarre una grande quantità di composti bioattivi in acqua, a basse temperature e in pochi minuti, con un consumo energetico limitato.
Secondo Francesco Meneguzzo, ricercatore del Cnr-Ibe, questa tecnica restituisce un prodotto completamente solubile in acqua e più sicuro per l’organismo, rendendo finalmente accessibili le proprietà salutari degli ellagitannini presenti nelle bucce e nei semi di melagrana.
Lo studio ha coinvolto somministrazioni orali dell’estratto ottenuto dalle bucce e dai semi di melagrana a topi spontaneamente ipertesi. I risultati hanno dimostrato una buona bioaccessibilità intestinale e la capacità dell’estratto di contrastare efficacemente l’incremento della pressione sanguigna in un modello sperimentale di ipertensione. Inoltre, si è osservato un miglioramento della disfunzione endoteliale e una riduzione dello spessore dell’endotelio, segnalando un’azione positiva sul sistema cardiovascolare.
Lara Testai, dell’Università di Pisa, ha sottolineato l’importanza degli effetti a livello cardiaco dell’estratto di melagrana, che ha contribuito a ridurre i livelli di citochine, sostanze coinvolte nelle infiammazioni. Questi risultati promettenti potrebbero aprire la strada a nuove terapie per la prevenzione e il trattamento delle malattie cardiovascolari.
Oltre ai benefici per la salute, gli esiti dello studio potrebbero anche avere un impatto significativo sull’ambiente. Utilizzando una tecnica di estrazione ecologica e sostenibile, è possibile aumentare il valore della filiera della melagrana e ridurre l’impatto ambientale associato ai relativi sottoprodotti. Questo rappresenta un passo importante verso una produzione alimentare più sostenibile e responsabile.
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