La psoriasi è una delle malattie infiammatorie immunomediate più comuni e colpisce fino al 3% delle persone in tutto il mondo. Sebbene sia ampiamente conosciuta per le lesioni cutanee visibili, la sua diffusione in tutto il corpo e le implicazioni per la salute generale rimangono ancora in gran parte sconosciute. Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Science Immunology, getta luce su questi misteri, utilizzando una tecnica innovativa chiamata trascrittomica spaziale. Scopriamo insieme come questa ricerca sta rivoluzionando la nostra comprensione della psoriasi.
Oltre alle manifestazioni dermatologiche ben note, la psoriasi può avere impatti significativi su altri organi e sistemi del corpo. Le persone affette da questa condizione sono a rischio maggiore di sviluppare sindrome metabolica, disturbi di salute mentale e problemi cardiovascolari. Inoltre, circa 1 persona su 3 con psoriasi sviluppa l’artrite psoriasica, un’infiammazione dolorosa delle articolazioni.
Gli scienziati stanno costantemente cercando di comprendere come e perché la psoriasi si diffonde in tutto il corpo. Un recente studio ha utilizzato una tecnica all’avanguardia chiamata trascrittomica spaziale per esaminare l’espressione genica nel tessuto cutaneo delle persone con psoriasi. Questo approccio innovativo consente ai ricercatori di mappare le differenze nell’espressione genetica tra la pelle sana e quella colpita dalla psoriasi, aprendo nuove strade di ricerca nel campo della dermatologia.
La trascrittomica spaziale è una tecnologia relativamente nuova che consente agli scienziati di analizzare l’attività cellulare all’interno dei tessuti umani con una precisione senza precedenti. Questa tecnica supera le limitazioni delle tecniche standard, che tendono a omogeneizzare i campioni di tessuto, perdendo così informazioni spaziali cruciali. Con la trascrittomica spaziale, gli scienziati possono esaminare l’espressione genica nel tessuto intatto, ottenendo dettagliate informazioni su come l’attività genica varia nelle diverse regioni del campione.
Nel recente studio condotto dai ricercatori, sono state analizzate biopsie cutanee prelevate da soggetti sani e da pazienti affetti da psoriasi. I risultati hanno rivelato interessanti differenze nell’organizzazione cellulare e nell’espressione genica tra i due gruppi. In particolare, nei casi più gravi di psoriasi, sono state osservate significative alterazioni delle cellule immunitarie e un aumento dell’espressione genica in percorsi molecolari associati al controllo dei livelli lipidici e del metabolismo.
Questo studio rappresenta un importante passo avanti nella comprensione della psoriasi e delle sue implicazioni per la salute generale. I risultati indicano che le alterazioni dell’attività genica nella pelle possono avere conseguenze sistemiche, aumentando il rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari. Gli scienziati sperano che queste scoperte possano informare lo sviluppo di nuove terapie mirate e approcci di trattamento personalizzati per le persone affette da psoriasi.
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