La recente morte di Franco Aiello, un carabiniere di 52 anni, a seguito di un morso di ragno violino ha riacceso l’allarme su questa specie aracnide in Italia. L’uomo, impegnato in attività di giardinaggio, ha notato un arrossamento alla caviglia che si è aggravato nei giorni successivi, portandolo al ricovero e, infine, alla morte. Questo evento ha messo nuovamente sotto i riflettori il ragno violino, un aracnide poco conosciuto ma potenzialmente pericoloso.
Come riconoscere il ragno violino
Il ragno violino, scientificamente noto come Loxosceles rufescens, è riconoscibile per alcune caratteristiche peculiari. Di dimensioni ridotte, il corpo di un esemplare femmina può raggiungere fino a 9 millimetri, mentre con le zampe estese può arrivare a 4-5 centimetri. La colorazione del corpo varia dal giallastro al marroncino, con una macchia più scura sul prosoma che ricorda la forma di un violino, da cui deriva il nome comune. Una particolarità di questo ragno è la presenza di sei occhi, disposti in tre coppie, a differenza della maggior parte dei ragni che ne hanno otto.
Habitat e abitudini
Il ragno violino è originario dell’area mediterranea e quindi è una specie autoctona anche in Italia, non un invasore esotico come talvolta erroneamente riportato. Questo ragno si può trovare in tutto il territorio nazionale, adattandosi facilmente a diverse condizioni climatiche. Durante le stagioni fredde, predilige l’interno delle abitazioni dove le temperature sono più miti. È un animale notturno e schivo, spesso nascosto in fessure dei muri, dietro i mobili, dentro i ripostigli, tra le lenzuola o nei vestiti e nelle scarpe lasciati a terra. Nelle stagioni calde, può essere trovato anche all’aperto, sotto pietre, vasi o altri rifugi nei giardini.
Il morso del ragno violino: pericoli e sintomi
Il morso del ragno violino può passare inizialmente inosservato, poiché spesso è asintomatico e indolore. Tuttavia, entro poche ore, possono comparire sintomi come arrossamento, prurito, bruciore e formicolio nella zona del morso. Nelle 48-72 ore successive, la lesione può evolvere in necrosi e ulcerarsi, a causa del veleno citotossico del ragno, che contiene enzimi in grado di distruggere i tessuti. Questo fenomeno può complicarsi con l’infezione da batteri anaerobi, che proliferano in assenza di ossigeno, come quelli del genere Clostridium, aggravando ulteriormente la condizione.
Complicazioni del Loxoscelismo
La maggior parte delle persone sperimenta il loxoscelismo in forma cutanea, con lesioni che guariscono lentamente. Tuttavia, in rari casi, il veleno può provocare una reazione viscerocutanea sistemica, con sintomi quali febbre alta, nausea, vomito, dolori articolari e muscolari, emolisi, emoglobinuria e coagulopatia intravascolare disseminata. Le conseguenze più gravi includono danni muscolari, renali ed emorragie. In alcuni casi, può essere necessario un trattamento in camera iperbarica per favorire la guarigione delle lesioni.
In caso di sospetto morso di ragno violino, è fondamentale lavare accuratamente la ferita, applicare acqua ossigenata per contrastare i batteri anaerobi e recarsi prontamente al pronto soccorso. È consigliato anche contattare un centro antiveleni per ricevere indicazioni specifiche e monitorare l’evoluzione della lesione. Portare con sé il ragno che ha morso, vivo o morto, può aiutare i medici a identificare correttamente la specie e somministrare la terapia più adeguata.
Prevenzione e consigli pratici
Nonostante la presenza del ragno violino in Italia, non si può parlare di un’emergenza sanitaria. I casi gravi di morsi sono rari e generalmente gestibili con tempestivo intervento medico. Tuttavia, per ridurre il rischio di incontri sgraditi, è utile mantenere ordinati gli ambienti domestici, evitando di lasciare vestiti e scarpe sul pavimento e controllando letti e indumenti prima di utilizzarli. In caso di infestazioni ripetute, può essere opportuno sigillare fessure nei muri, infissi e altri potenziali ingressi.