Sei stato colpito dal raffreddore, il più classico tra i malanni stagionali, e vuoi sapere se puoi allenarti. Esiste il metodo cosiddetto “del collo” che ci aiuta a capire se siamo in grado di non fare del male a noi stessi ed anche agli altri, potendo così stabilire se siamo in grado di andare a correre o in piscina.
La “prova del collo” è un parametro che può servire a prendere la decisione corretta ed è stato chiamato così da alcuni scienziati anglosassoni. Se i sintomi sono sopra il collo (come congestione nasale, lieve mal di gola o mal di testa) puoi fare esercizio. Quando invece i sintomi coinvolgono tutto il resto del corpo (nausea, diarrea, febbre, dolori muscolari) meglio evitare.
Quando lo sport aiuta senza esagerare
Gianfranco Beltrami, specialista in Medicina dello Sport, spiega al Corriere della Sera che muoversi può rafforzare il sistema immunitario e proteggere dall’infiammazione. L’importante è non raggiungere mai intensità molto elevate. Una camminata di 30 minuti, sollevare pesi leggeri, utilizzare una cyclette sono le attività consigliate. In altri casi invece, l’attività fisica può far male. Quando fai esercizio ad alta intensità, il tuo sistema immunitario è “depresso” e fare attività fisica può favorire un peggioramento delle infezioni e dei sintomi in corso. Un allenamento intenso, spiega ancora Beltrami, significa indebolimento e stanchezza quando sei già bersaglio di infezioni, e un potenziale aumento del rischio di complicanze.
Se sei raffreddato allenati con un ritmo più lento
In sintesi, se uno se la sente può tranquillamente allenarsi rallentando il ritmo fino a quando non si è perfettamente recuperati. Anche allora sarà saggio tornare lentamente alla routine di allenamento, aumentando gradualmente la durata e l’intensità dell’allenamento. Gli esercizi vanno fatti da soli se se c’è un infezione in corso anche se lieve. Andare in palestra o in piscina con il rischio di contagiare chi frequenta gli stessi luoghi è assolutamente da evitare.