Tumore al seno, foto ANSA
Il tumore al seno metastatico rappresenta una delle sfide più ardue nell’ambito dell’oncologia. Con la progressione della malattia, le opzioni terapeutiche diventano limitate e la prognosi tende a peggiorare. Tuttavia, grazie ai progressi della ricerca aumentano le prospettive di trattamento per le pazienti colpite da questo tipo di tumore. Una delle novità più promettenti è l’anticorpo farmaco-coniugato trastuzumab deruxtecan, che ha dimostrato di ridurre il rischio di progressione della malattia o di morte in modo significativo, portando a un cambiamento nello standard di cura per il tumore della mammella metastatico.
L’efficacia di trastuzumab deruxtecan è stata evidenziata dallo studio DESTINY-Breast06, presentato durante il Congresso della American Society of Clinical Oncology (ASCO) del 2024. Questo studio ha coinvolto 866 pazienti con tumore del seno metastatico, positivo per i recettori ormonali (HR+) e con bassa espressione della proteina HER2 (HER2-low) o bassissima espressione (HER2-ultralow). I risultati sono stati impressionanti: nei pazienti trattati con trastuzumab deruxtecan, il rischio di progressione della malattia o di morte è stato ridotto del 38% rispetto a quelli che ricevevano la chemioterapia standard. Inoltre, la sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana è stata di 13,2 mesi rispetto agli 8,1 mesi ottenuti con la chemioterapia.
Questi dati sono senza precedenti e hanno aperto nuove strade per il trattamento del tumore al seno metastatico. Trastuzumab deruxtecan non solo ha migliorato il tasso di risposta oggettiva, raggiungendo il 56,5% rispetto al 32,3% della chemioterapia, ma ha anche mostrato risultati straordinari nei pazienti con HER2-ultralow, dove il tasso di risposta è stato più che raddoppiato rispetto alla chemioterapia (61,8% contro 26,3%). Questi risultati suggeriscono un potenziale cambiamento nel modo di classificare e trattare il tumore del seno metastatico.
In Italia, il carcinoma mammario continua a rappresentare una sfida significativa con circa 55.900 nuovi casi diagnosticati solo nel 2023. Il sottotipo più comune è quello positivo per recettori ormonali (HR+) e HER2-negativo, che costituisce il 70% dei casi. Circa il 60%-65% dei tumori al seno HR positivi – HER2 negativi è in realtà HER2-low, con un ulteriore 25% potenzialmente classificabile come HER2-ultralow. Questi dati sottolineano l’importanza di una precisa determinazione dello stato di HER2, fondamentale per indirizzare la scelta terapeutica.
Il Prof. Giuseppe Curigliano, membro del Direttivo Nazionale AIOM e direttore della Divisione Nuovi Farmaci e Terapie Innovative dell’Istituto Europeo di Oncologia, ha sottolineato come i risultati dello studio DESTINY-Breast06 possano rivoluzionare l’approccio terapeutico. Nei pazienti con tumore della mammella metastatico HR+, HER2-low e HER2-ultralow, trattati con trastuzumab deruxtecan, è stato osservato un prolungamento della sopravvivenza senza progressione o peggioramento della malattia rispetto alla chemioterapia standard. Questi risultati potrebbero portare a una nuova classificazione e trattamento del tumore del seno metastatico, con la possibilità di utilizzare trastuzumab deruxtecan precocemente nel trattamento del tumore del seno HR+ metastatico.
Francesco Perrone, Presidente AIOM, ha evidenziato l’importanza dell’innovazione nella cura di questa neoplasia, sottolineando come i progressi degli ultimi anni abbiano reso la cronicizzazione una realtà per un numero significativo di pazienti. Gli studi dimostrano che l’uso di trastuzumab deruxtecan può migliorare significativamente la sopravvivenza a lungo termine, offrendo un controllo ottimale della malattia. Il ruolo del team multidisciplinare nei centri di senologia è cruciale per determinare con precisione lo stato di HER2 e definire il profilo molecolare del tumore, permettendo così di personalizzare le terapie in modo più efficace.
A gennaio 2023, la Commissione Europea ha approvato l’uso di trastuzumab deruxtecan basandosi sui risultati dello studio di fase 3 DESTINY-Breast04, che ha coinvolto pazienti con cancro della mammella HER2-low non resecabile o metastatico, pretrattati con chemioterapia. Successivamente, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità del farmaco per questa indicazione a dicembre 2023. Queste approvazioni segnano un passo avanti significativo nella disponibilità di nuove opzioni terapeutiche per i pazienti.
Saverio Cinieri, Presidente di Fondazione AIOM, ha affermato che i dati dello studio DESTINY-Breast06 suggeriscono che trastuzumab deruxtecan potrebbe diventare un’opzione terapeutica di preferenza in prima linea per i pazienti con tumore del seno HR+ metastatico. Questo studio ha dimostrato miglioramenti significativi della sopravvivenza libera da progressione, simili nei pazienti con malattia HER2-low e HER2-ultralow, indicando che il farmaco potrebbe essere utilizzato in una nuova popolazione di pazienti precedentemente esclusi dai benefici delle terapie HER2 mirate.
Trastuzumab deruxtecan appartiene alla categoria degli anticorpi farmaco-coniugati, combinando un anticorpo diretto contro il recettore HER2 con un potente chemioterapico. Questa combinazione permette di colpire specificamente le cellule tumorali, riducendo gli effetti collaterali della chemioterapia tradizionale. Tuttavia, è importante monitorare attentamente i pazienti, poiché alcuni possono sviluppare effetti collaterali come la polmonite interstiziale, che può essere gestita con esami di controllo periodici.
Fondamentale per l’inquilino proteggersi dal rischio di un forte esborso: quasi nessuno corre ai ripari…
Diplomarsi con un ottimo voto e prepararsi per l'università è un traguardo significativo per qualsiasi…
Un Marziano! Tadej Pogacar ha vinto la tappa regina del Tour, primo in solitaria al…
Il filmato, registrato lo scorso 17 marzo dalle telecamere di sorveglianza della stazione di Lissone…
Il monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e del Ministero della Salute rileva un…
Nella giornata in cui la premier Giorgia Meloni e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi hanno…