Passi avanti contro il tumore dell’endometrio avanzato o ricorrente, una neoplasia in crescita e che In Italia registra più di 10mila nuovi casi ogni anno.
La terapia combinata con l’immunoterapia ‘durvalumab’ unita a chemioterapia e al farmaco Parp inibitore olaparib, capace di agire in maniera selettiva sulle cellule mutate che provocano il tumore, ha ridotto il rischio di progressione di malattia o morte del 45% rispetto alla chemioterapia.
Lo dimostra lo studio di Fase III DUO-E su 699 pazienti, presentato al congresso della European Society of clinical oncology (Esmo). “Il tumore dell’endometrio rappresenta il più comune tra i tumori ginecologici – spiega Domenica Lorusso, responsabile Programmazione Ricerca Clinica della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli Irccs di Roma e Ordinario di Ginecologia e Ostetricia Università Humanitas di Milano -.
La prognosi per i casi di recidiva non è buona e la mortalità rimane alta, per questo servono terapie efficaci. I nuovi risultati presentati mostrano, per la prima volta, il potenziale della combinazione dell’immunoterapia con un Parp inibitore nel fornire un miglioramento clinico significativo.
Va inoltre sottolineato che i benefici dell’immunoterapia tendono a durare nel tempo. I dati dello studio possono offrire nuove opportunità terapeutiche contro il carcinoma dell’endometrio che è un tumore che negli anni abbiamo un po’ sottovalutato e che oggi è unico tra i tumori ginecologici con incidenza e mortalità in aumento”.
Saverio Cinieri, presidente Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica), sottolinea che “esistono diversi fattori di rischio come obesità, ipertensione e diabete. Gioca poi un ruolo anche una maggiore predisposizione genetica e familiare. La malattia tende a svilupparsi solitamente dopo i 50 anni, in seguito alla menopausa. Tuttavia circa il 25% delle neoplasie si presenta in età premenopausale. Il primo sintomo da non sottovalutare è il sanguinamento anomalo”.
Il tumore dell’endometrio è una patologia molto eterogenea che ha origine nel tessuto di rivestimento dell’utero. È il sesto tumore più comune nelle donne in tutto il mondo. Si stima che l’incidenza e la mortalità del tumore dell’endometrio aumenteranno del 46% e 62% rispettivamente (da 417.400 casi e 97.400 decessi nel 2020 a 608.130 casi e 157.813 decessi nel 2040).
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