L’obesità e il diabete di tipo 2 sono due delle condizioni di salute più preoccupanti a livello globale. Mentre l’obesità aumenta significativamente il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, la gestione di queste condizioni spesso richiede un approccio multidisciplinare che include modifiche dello stile di vita, interventi dietetici e, in alcuni casi, farmacoterapia. Recentemente, gli scienziati della Virginia Tech hanno scoperto che un composto naturale presente nelle olive e nell’olio d’oliva potrebbe essere un alleato nella gestione di queste condizioni.
L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccesso di grasso corporeo, che può portare a varie complicazioni di salute, inclusi problemi cardiaci, ipertensione e diabete di tipo 2. Secondo le stime, a partire dal 2022, una persona su otto nel mondo vive con l’obesità. Il diabete di tipo 2, d’altra parte, è una condizione cronica in cui il corpo diventa resistente all’insulina o non produce abbastanza insulina, portando a livelli elevati di zucchero nel sangue.
Le due condizioni sono strettamente collegate. L’obesità è uno dei principali fattori di rischio per il diabete di tipo 2, poiché l’eccesso di grasso corporeo può interferire con il funzionamento dell’insulina, aumentando la resistenza a questo ormone. Questa interazione complica ulteriormente il controllo metabolico nei pazienti con diabete di tipo 2, rendendo cruciale la ricerca di nuovi trattamenti.
Gli scienziati della Virginia Tech, guidati dal professor Dongmin Liu, hanno concentrato i loro studi su un composto naturale chiamato acido elenolico, presente nelle olive e nell’olio d’oliva. Questo composto appartiene alla famiglia dei polifenoli e viene prodotto naturalmente durante il processo di maturazione delle olive dalla scomposizione dell’oleuropeina, un altro composto polifenolico abbondante nelle olive.
L’acido elenolico ha dimostrato di avere un impatto significativo sulla salute metabolica. Utilizzando un modello murino, i ricercatori hanno scoperto che l’acido elenolico può influenzare le cellule L nell’intestino, che contengono gli ormoni metabolici PYY e GLP-1. Questi ormoni giocano un ruolo cruciale nella regolazione dell’appetito e del controllo dello zucchero nel sangue. Quando vengono rilasciati, segnalano al corpo di smettere di mangiare e aiutano a regolare i livelli di glucosio nel sangue.
I topi obesi con diabete che hanno ricevuto una dose di acido elenolico per via orale hanno mostrato miglioramenti significativi nella loro salute metabolica. Dopo quattro o cinque settimane di trattamento, i topi hanno presentato una riduzione dell’obesità del 10,7%, oltre a miglioramenti nei livelli di zucchero nel sangue e nella sensibilità all’insulina.
La scoperta che l’acido elenolico può migliorare i livelli di zucchero nel sangue e la sensibilità all’insulina al punto da renderli simili a quelli di individui sani è significativa per diverse ragioni. In primo luogo, suggerisce che questo composto potrebbe essere efficace nel correggere i difetti metabolici che portano al diabete di tipo 2. In secondo luogo, apre la strada allo sviluppo di nuovi trattamenti naturali per l’obesità e il diabete, offrendo un’opzione potenzialmente più sicura e accessibile rispetto ai farmaci tradizionali.
Il prossimo passo per i ricercatori sarà approfondire la comprensione dei meccanismi con cui l’acido elenolico gestisce il controllo dello zucchero nel sangue e l’obesità. Ciò includerà studi per determinare come questo composto influenzi l’assunzione di cibo e testare la terapia combinata con metformina, un farmaco antidiabetico di prima linea. Studi preliminari suggeriscono che la combinazione di acido elenolico e metformina potrebbe essere più efficace di ciascun trattamento somministrato singolarmente.
È importante notare che, sebbene i risultati finora siano promettenti, sono necessari studi clinici sull’uomo per confermare l’efficacia e la sicurezza dell’acido elenolico in contesti umani. I ricercatori hanno appena ricevuto una sovvenzione quadriennale dal National Institutes of Health (NIH) per sostenere questi studi.
L’acido elenolico non è l’unico componente benefico presente nelle olive. La dieta mediterranea, che è ricca di olive e olio d’oliva, è stata associata a numerosi benefici per la salute, inclusa una riduzione del rischio di malattie cardiache, diabete e obesità. Monique Richard, una nutrizionista dietista registrata, ha commentato che le olive contengono una combinazione unica di acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi, che contribuiscono al loro profilo nutrizionale benefico.