Vaccino anti covid, buttati 215 milioni di dosi, uno spreco di 4 miliardi, appello dell’OMS: proteggono ancora

Vaccino anti covid, buttati 215 milioni di dosi, uno spreco di 4 miliardi, appello dell’OMS: proteggono ancora.

Il  Covid ha rialzato la testa e noi buttiamo nella pattumiera il vaccino. Montagne di vaccino e di soldi. Uno spreco di 4 miliardi per dosi scadute o obsolete mentre si intensificano gli appelli per tutelare gli anziani e le categorie più fragili .

La testata (autorevole) “Politico.eu” – tabloid inglese, sede a Bruxelles, uffici a Londra, Parigi,Berlino – ha fatto due conti e ha scoperto lo scandalo: 215 milioni di vaccini sono finiti a ramengo in tutta Europa. L’Italia da sola ne ha gettati al macero 49,1 milioni; così, come se niente fosse. Manco i banchi a rotelle hanno ricevuto un trattamento simile. Dietro di noi la Germania.

OMS: PROTEGGONO ANCORA
Maria Van Kerkhove, responsabile per la pandemia Covid dell’OMS è stata chiara:” Stiamo vedendo un aumento delle infezioni respiratorie e anche i contagi da Covid crescono e il virus sta circolando in tutti i Paesi. Gli anti-Covid già approvati tutelano anche dalle varianti tuttora circolanti in Europa. In Italia i ricoveri crescono per la quinta settimana di fila”.

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Ha spiegato Francesco Vaia, direttore della prevenzione del ministero della Salute:” Non c’è nessuna ragione di modificare i propri comportamenti, proteggiamo le persone fragili. Comunque se si ha il sospetto di avere il Covid, bisogna eseguire il tampone per avere la conferma che si tratti realmente di infezione da Sars-Cov2 e non di una malattia causata da un virus respiratorio diverso; esempio virus influenzali, sinciziale, adenovirus.

Il consiglio è quello di fare in farmacia il test antigienico rapido ma anche a casa con i kit molto semplici da usare, da acquistare in farmacia. Il test più affidabile è comunque quello molecolare da richiedere in un laboratorio “.

NON C’È L’OBBLIGO DI ISOLAMENTO
Se una persona risulta positiva non ha l’obbligo di isolarsi. Tale obbligo è terminato a agosto 2023 col decreto Omnibus poi seguito da una circolare del Ministero della Salute che ha indicato i comportamenti da osservare in caso di positività ponendo fine alla regola dei 5 giorni di “ chiusura in casa” per sintomatici e asintomatici. Comunque anche se non c’è l’obbligo di isolamento è consigliabile restare a casa almeno fino a quando non finiscono i sintomi.

Naturalmente devono essere prese delle precauzioni utili a prevenire la trasmissione della maggior parte delle infezioni respiratorie. Quindi indossare la mascherina FFP2, avere una corretta igiene delle mani, evitare ambienti affollati e sopratutto il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza. È il caso di non dimenticare che il Covid è sempre tra di noi. Non va sottovalutato.

Published by
Marco Benedetto