Viagra, passione italiana: l’Italia è il secondo Paese al mondo nel consumo di “pillole blu”. Farmaci, sette italiani su dieci assumono almeno 3 compresse al giorno. Big Pharma incassa la bellezza di 8,5 miliardi all’anno. L’ultimo report Melania Rizzoli lascia basiti, quasi increduli. Sospettavamo che dopo il Covid -19 qualcosa fosse cambiato nel nostro Paese ma non fino a questo punto.
Ci siamo ritrovati – dicono gli addetti ai lavori – “un popolo triste, impaurito dalle infezioni e dai contagi, trasformati in pazienti con la gastrite, il reflusso gastroesofageo, l’ipertensione, l’insonnia, il colesterolo alto, la disfunzione erettile, la depressione” ed altro ancora. Morale: armadietti pieni di medicinali, confezioni di ansiolitici e calmanti vari in bella vista. Un arsenale pronto all’uso.
I MEDICINALI PIÙ VENDUTI
Sempre dal report Rizzoli: i farmaci più venduti , cioè “lo zoccolo duro “dei medicinali più dispensati nelle nostre farmacie, sono quelli considerati più sicuri e di comprovata efficacia. In testa la Tachipirina 1000 o 500, un antipiretico molto diffuso nel trattamento sintomatico delle affezioni febbrili come l’influenza.
Ma la Tachipirina è molto usata nuche come analgesico, cioè per le cefalee, nevralgie e mialgie. Al secondo posto c’è l’Oki, sempre un antidolorifico. Viene usato soprattutto per attenuare dolori di intensità da lieve a moderata. Terzo posto il Deltacortene, usato per lo più nel trattamento di malattie reumatiche come l’artrite; un farmaco da usare con moderazione. Infatti l’assunzione di cortisone può provocare molti effetti collaterali di lieve entità tra cui mal di testa, capogiri, insonnia, nervosismo.
CACCIA AGLI ANSIOLITICI
Dopo il Covid è esplosa la richiesta di ansiolitici, una categoria di psicofarmaci usati per attenuare e trattare disturbi d’ansia come gli attacchi di panico, gli stati d’angoscia e la depressione. Sono anche chiamati sedativi minori; la loro diffusione è in crescita.
Anche per questi farmaci l’uso a lungo termine non è raccomandato perché causa di fenomeni di tolleranza, dipendenza, ansia, agitazione, dolori muscolari. La preoccupazione maggiore riguarda l’uso di questi ansiolitici adottati sempre più dalle nuove generazioni.
BOOM DI PILLOLE CONTRO LA DISFUNZIONE ERETTILE
L’Italia è il secondo Paese al mondo nel consumo di pillole contro la disfunzione erettile. L’anno scorso le vendite hanno superato i 213 milioni di euro per 42 milioni di dosi; così le “pillole dell’amore” sono state collocate tra i farmaci più venduti in fascia C cioè non rimborsabili dall’SSN.
Il farmaco più commercializzato è il Viagra. Un recente studio sul Viagra ha certificato che gli uomini liguri sono tra i più consistenti consumatori in Italia contro la disfunzione erettile: 546 compresse vendute all’anno ogni 1000 abitanti di età maggiore di 40 anni.
Il nostro Paese in Europa viene subito dopo la Gran Bretagna: 86 milioni di pillole vendute in 15 anni (oltre 2 miliardi nel mondo). Tutto è cominciato il 27 marzo 1998, da allora il fenomeno Viagra è andato in crescendo. Le cosiddette “pillole blu” hanno invaso il mercato. Il popolo dei consumatori e una parte della stampa hanno inventato appellativi con cui chiamare le varie pillole tipo: Ferrari, mentina, pillola blu. Anche in questo caso ci vuole cautela nella assunzione; e molta attenzione ai “pacchi” sul Web.
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