
Allarme dei medici per un virus letale - blitzquotidiano.it
Medici in allarme: un virus letale ha già interessato 355 casi accertati. C’è il rischio concreto di una nuova epidemia?
C’è allarme tra i medici per la possibilità dello scoppio di una nuova epidemia. Un virus letale è stato riscontrato già in 355 casi e si teme che questi possano aumentare. Di cosa si tratta esattamente e quale è la reale entità del pericolo? I luoghi colpiti sono gli stati americani del Texas, New Mexico e Oklahoma. La diffusione del virus è prevista in crescita nei prossimi mesi, complicando ulteriormente una situazione già critica. Attualmente, i dati segnalano 355 casi, di cui 309 in Texas, 42 in New Mexico e 4 probabili in Oklahoma. Di quale virus si parla precisamente?
La situazione in Texas e New Mexico
Dall’inizio dell’anno 2025 gli Stati Uniti hanno già registrato più casi di morbillo rispetto a tutto il 2024, anno in cui sono stati segnalati 285 casi. Secondo i dati dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), fino a oggi sono stati riportati almeno 404 casi, il numero più alto dal 2019. La situazione attuale sottolinea l’urgenza di un’azione immediata e coordinata per gestire l’epidemia e proteggere la salute pubblica.
Il Texas è particolarmente colpito, con ben 211 casi concentrati nella Gaines County, dove l’epidemia è stata identificata per la prima volta. Anche in New Mexico, la maggior parte dei casi è registrata nella Lea County, che confina con la Gaines County. Questo fenomeno evidenzia come la geolocalizzazione dell’epidemia possa influenzare la diffusione del virus. Attualmente, 42 persone sono state ricoverate in ospedale a causa di complicazioni dovute al morbillo. Tra i casi segnalati 110 riguardano bambini fino ai 4 anni e 140 riguardano giovani tra i 5 e i 17 anni. Questi dati dimostrano che i più vulnerabili sono i più colpiti.

Il Dipartimento della Salute dell’Oklahoma ha confermato che, entro il 18 marzo, erano stati segnalati quattro casi probabili di morbillo collegati all’epidemia del Texas e del New Mexico. Tutti i soggetti coinvolti erano non vaccinati o avevano uno stato vaccinale poco chiaro. Sorprendentemente, sei casi sono stati registrati anche tra persone che avevano ricevuto almeno una dose del vaccino MMR (morbillo, parotite e rosolia), due in Texas e quattro in New Mexico. Questo suggerisce che, sebbene la vaccinazione sia fondamentale, non offre una protezione totale.
Per affrontare l’emergenza, sono stati attivati laboratori di analisi a Lubbock, vicino al centro dell’epidemia, il che ha permesso di ridurre i tempi di risposta per i risultati dei test.
La sfida dell’undervaccinazione
Uno dei fattori chiave dietro l’epidemia è l’undervaccinazione. In Gaines County, quasi 1 bambino su 5 in età di scuola materna per l’anno scolastico 2023-24 non ha ricevuto il vaccino MMR. Anche altre contee colpite non raggiungono l’obiettivo del 95% di copertura vaccinale stabilito dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, necessario per prevenire la diffusione delle infezioni. È importante notare che due dosi del vaccino MMR sono efficaci al 97% contro il morbillo, il che rende la vaccinazione un passo cruciale nella lotta contro l’epidemia.
Il dottor Carlos del Rio, esperto di malattie infettive e professore di medicina all’Emory University, ha sottolineato che la soluzione per fermare l’epidemia è semplice: “vaccinare, vaccinare, vaccinare.” Questo richiede un impegno attivo con le comunità locali per sensibilizzare e convincere le famiglie della sicurezza e dell’importanza delle vaccinazioni.