Sotto una pioggia battente, e con in sottofondo il coro dei contestatori, anche quest’anno a Dongo in provincia di Como si è tenuta la commemorazione dei sedici gerarchi fascisti fucilati sul lungolago il 28 aprile del 1945. Una commemorazione che, come ogni anno, si svolge pochi giorni dopo il 25 aprile. Una settantina i nostalgici neofascisti che, in giubbotto nero, hanno depositato davanti alla ringhiera del lungolago una rosa per ogni gerarca ucciso. Al termine hanno fatto il saluto romano.
A poche decine di metri, nella piazza del municipio, circa duecento persone tra esponenti di Anpi, Pd, Movimento5stelle e altre associazioni, hanno come sempre contestato la manifestazione con bandiere, canti, cori e fischietti. Il tutto si è svolto senza incidenti. Massiccia la presenza di forze dell’ordine che hanno bloccato il traffico sulla statale, durante i pochi minuti della commemorazione, e vigilato anche su chi passava nelle vie del paese.
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