Se il lavoro sottopaga o uccide, i nostri giovani allora fanno bene a scappare

Una delle ultime vittime è un 23enne nel Foggiano. Cari italiani, è ora di dircelo chiaro e tondo: le morti sul lavoro sono una vergogna. Sono una vergogna per chi non controlla a tutti i livelli. Sono una vergogna e una sconfitta per lo Stato. Nel 2024 non si può ancora morire sul posto di lavoro. Il ragazzo morto nel Foggiano, un 23enne appunto, raccontano le cronache, è morto schiacciato da un cumulo di terra durante la messa in opera di un impianto di irrigazione. Un 23enne. Non è una cosa accettabile. Poi nelle cronache ci vengono a raccontare che i ragazzi italiani sono mammoni, choosy o quel che volete voi. La realtà è che i ragazzi in Italia o sono costretti alla fuga o spesso sono costretti ad accettare la qualunque per andare avanti. Verità giudiziarie o meno, responsabilità o meno questo è inaccettabile.

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Alessandro Avico