Sigarette elettroniche: come funzionano i dispositivi da svapo? Sigarette elettroniche: come funzionano i dispositivi da svapo?

Sigarette elettroniche: come funzionano i dispositivi da svapo?

Sigarette elettroniche: come funzionano i dispositivi da svapo?
Sigarette elettroniche: come funzionano i dispositivi da svapo?

ROMA – Agli italiani lo svapo sembra piacere sempre di più, dato che si tratta di una moda che si è diffusa parecchio negli ultimi anni e che sta contribuendo alla lotta al fumo e al tabagismo. Si parla infatti di un nuovo trend tecnologico che, dopo una partenza un po’ in sordina, sembra aver bruciato tutte le tappe. I dati ufficiali parlano infatti di ben un milione di fumatori di sigaretta elettronica in Italia, con un incremento di oltre 100 mila unità negli ultimi due anni. Un dato, questo, che comprende in ogni caso sia sia le sigarette elettroniche “tradizionali”, sia i dispositivi dove non è presente la combustione del tabacco. Proprio a causa di questo interesse crescente, è bene imparare a conoscere meglio questi dispositivi, scoprendo come funzionano.

E-cig: quali sono i suoi componenti e come funziona?

Nel complesso, la struttura di una sigaretta elettronica non è difficile da comprendere, dato che basta solo un po’ di studio. Le componenti sono le seguenti: la batteria, la resistenza o atomizzatore, il sistema per avviare il riscaldamento del liquido, il contenitore o tank per il liquido e il beccuccio di aspirazione. Anche il suo funzionamento, in realtà, non si presenta per nulla di complicato: attivando il dispositivo tramite la pressione di un pulsante, si innesca la batteria, che a sua volta riscalda la resistenza. Ciò consente di produrre il calore necessario per vaporizzare il liquido contenuto nel tank, così da poterlo inalare. Naturalmente sul mercato è possibile trovare dei modelli che differiscono per caratteristiche tecniche, ma la logica di fondo è quasi sempre la stessa.

Come funziona la batteria della sigaretta elettronica?

Alle volte non è semplice capire quando ricaricare la batteria della sigaretta elettronica, ma fortunatamente, anche produttori come Logic mettono a disposizione tutte queste informazioni sul loro sito web. È importante imparare certe accortezze, per un motivo ben preciso: ricaricare questi dispositivi nel momento sbagliato può danneggiare la batteria, riducendone il ciclo di vita (che in genere si attesta intorno ad 1 anno). Per quanto concerne la durata, questa dipende dalla grandezza della batteria e dalla sua potenza. Infine, nei modelli più avanzati troviamo una rondella utile per personalizzare il voltaggio, mentre di solito è presente un LED colorato che indica lo stato di carica.

Come si ottiene il vapore con le e-cig?

Come anticipato poco sopra, la produzione del vapore viene resa possibile dall’azione combinata della batteria e dell’atomizzatore, che andrà sostituito una volta esausto. Alcuni modelli posseggono poi un tank (serbatoio) con un atomizzatore integrato, e in questo caso il termine corretto è “clearomizzatore”. Grazie al calore, dunque, il liquido
contenuto nel tank viene riscaldato e vaporizzato, e l’utente ha la possibilità di inalarlo attraverso il beccuccio apposito. Da sottolineare che il serbatoio ha dei fori che permettono di versare all’interno del tank il liquido, molto spesso aromatizzato dei sapori preferiti da ognuno. Con la sempre maggior diffusione d questi dispositivi, è essenziale capirne il funzionamento per poterne fare un uso cosciente.

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