In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, l’Assessorato alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale ha organizzato una mattinata di interventi e confronti in Sala della Protomoteca incentrati sulla parità di genere come chiave di successo per uno sviluppo sostenibile del territorio. Il convegno è stato interrotto dalle attiviste del movimento di disobbedienza civile “Bruciamo tutto”. L’assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli, si è detta favorevole a un incontro partecipativo e costruttivo al fine di valorizzare il ruolo delle donne.
“La sostenibilità va oltre la mera riduzione dell’impatto ambientale – ha affermato Lucarelli – è un impegno a garantire il benessere sociale ed economico di tutti, promuovendo crescita e inclusione sociale. Sostenibilità significa restituire valore al territorio, ridurre le diseguaglianze e promuovere la parità di genere”. L’evento, dal titolo “SOSTENIBILITA’ sostantivo femminile“, ha fornito un’occasione per riflettere sulle opportunità di una società sostenibile, sulla formazione delle competenze necessarie alla transizione, sugli ostacoli che le donne incontrano durante la loro carriera e sul contributo della leadership femminile alla produttività e al benessere organizzativo.
Durante il convegno è intervenuto Paolo Di Cesare, Co-Fondatore di Nativa che ha dichiarato: “Sul tema delle società benefit Roma lancia la sfida. Questa è una strada da percorrere obbligatoriamente per le imprese e la Capitale fa da apripista e immaginiamo che poi tutte le aziende italiane perseguano questo risultato. Come diceva Olivetti ‘Al di là del ritmo dei profitti dobbiamo vedere quale è la direzione di una fabbrica’”. “La parità di genere – ha sottolineato Lucarelli – non è solo un principio di giustizia sociale, ma una strategia intelligente per garantire la stabilità finanziaria e migliorare la performance delle imprese, contribuendo così all’aumento del PIL pro capite”.
Intervenuto per parlare del gender pay gap anche Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager: “L’Italia evidenzia divari di genere sul lavoro assolutamente inaccettabili. Basti pensare che il tasso di occupazione femminile nel nostro Paese è del 55%: 1 donna italiana su 2 cioè non lavora. Se guardiamo poi ai ruoli di vertice, le manager sono circa il 28% delle figure apicali in azienda e solo poco più di 1 su 10 tra gli Ad è donna. Bisogna invertire la rotta e si può fare attraverso un welfare aziendale efficace e politiche pubbliche che intervengano con forza per assicurare pari opportunità. Ma voglio insistere anche sul tema delle retribuzioni, perché il gender pay gap nell’Ue tocca quasi il 13%. L’emancipazione economica è uno dei pilastri fondamentali su cui costruire una parità effettiva. Colmare questo gap è doveroso e al Paese conviene, con più donne al lavoro il Pil nazionale aumenterebbe infatti del 12%”.
Tra i presenti anche Lara Ponti, CEO di Ponti Spa che ha dichiarato: “Nel 2023 siamo diventati società B.Corp, abbiamo sottoposto l’azienda a un processo molto articolato. Business può essere creazione di valore e quindi generativa per l’ambiente dove operano riducendo l’impatto ambientale. Oggi il tema della parità di genere è una premessa. Non esiste tema della sostenibilità senza questo aspetto”.
Nel corso della mattinata, l’Assessora Lucarelli ha esposto i progetti che Roma Capitale sta portando avanti con l’obiettivo di rendere la città un punto di riferimento per la sostenibilità in Italia. “Sostenibilità che, come le parole crescita, economia, competenza, società, uguaglianza e democrazia – ha specificato – è sempre sostantivo femminile”. E’ stata anche l’occasione per annunciare il nuovo progetto “Impresa Comune”, che ha lo scopo di promuovere e accelerare la transizione verso un modello di sostenibilità economica, sociale e ambientale per le imprese del territorio, incoraggiando la trasformazione graduale in Società Benefit.
“La sostenibilità guida ogni aspetto della nostra vita, anche nel contesto imprenditoriale. Per questo a breve l’Amministrazione Comunale di Roma Capitale, in collaborazione con la Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma e NATIVA avvieranno ‘Impresa Comune’, un progetto cruciale per accelerare la transizione delle imprese romane verso modelli più sostenibili – ha spiegato l’assessora Lucarelli – Non possiamo più permetterci un approccio imprenditoriale incentrato solo sul profitto; è necessario considerare con la stessa attenzione gli impatti sociali e ambientali. Molte imprese sono già pronte a sostenere lo sviluppo del territorio, e ‘Impresa Comune’ è il veicolo per facilitare la trasformazione di ogni impresa romana in un’impresa Benefit. Auspichiamo così di creare una catena del valore all’insegna della transizione e dell’inclusività. Questo percorso può diventare anche un vero acceleratore per la parità di genere. Con “Impresa Comune” – ha concluso – Roma può diventare la Capitale del Benefit aprendo la strada a un cambiamento positivo e duraturo, in cui ogni impresa può diventare una forza motrice dello sviluppo sostenibile della città”.
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