La ricerca scientifica ha spesso suggerito come lo stare seduti troppo a lungo può aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Tuttavia, un nuovo filone di studi ha iniziato a indagare su un altro aspetto legato alla postura: l’effetto dello stare in piedi per lunghi periodi di tempo. Ci si potrebbe chiedere se stare in piedi per molte ore di fila possa effettivamente rappresentare una scelta più salutare rispetto allo stare seduti, o se vi siano conseguenze negative associate a questa postura. Secondo un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Sydney, stare troppo in piedi non è necessariamente benefico per la salute del cuore e può, in alcuni casi, aumentare il rischio di problemi circolatori.
Il dibattito sulla relazione tra postura e salute cardiovascolare è iniziato con la crescente consapevolezza che trascorrere molte ore seduti, soprattutto per chi svolge lavori d’ufficio, può compromettere il sistema cardiovascolare. Stare seduti per troppo tempo è stato associato a una serie di problemi di salute, come l’aumento del rischio di malattie cardiache, diabete e obesità. Tuttavia, lo studio australiano suggerisce che anche stare in piedi per lunghi periodi non sia esente da rischi, specialmente per quanto riguarda la circolazione sanguigna.
Per molti anni, è stato ampiamente accettato che ridurre il tempo trascorso seduti potesse migliorare la salute del cuore. Alcuni studi precedenti avevano suggerito che alternare tra stare seduti e stare in piedi potesse aiutare a contrastare gli effetti negativi dell’inattività prolungata. Ma il nuovo studio pubblicato sull’International Journal of Epidemiology fornisce una prospettiva più complessa.
I ricercatori dell’Università di Sydney hanno esaminato i dati di circa 83.000 adulti britannici, monitorando i loro movimenti quotidiani tramite accelerometri, dispositivi indossabili che registrano i movimenti del corpo. Il tempo trascorso in piedi e seduti è stato analizzato in relazione all’insorgenza di malattie cardiovascolari, come coronaropatia, ictus e insufficienza cardiaca, e problemi circolatori ortostatici, tra cui vene varicose, trombosi venosa profonda e ulcere venose. I risultati hanno mostrato che stare in piedi per lunghi periodi non migliorava significativamente la salute del cuore rispetto allo stare seduti.
Secondo questo studio, stare in piedi per oltre due ore al giorno senza interruzioni può aumentare il rischio di sviluppare disturbi circolatori. Per ogni mezz’ora aggiuntiva trascorsa in piedi oltre le due ore, il rischio di problemi circolatori ortostatici aumentava dell’11%. Questo incremento è dovuto al fatto che, quando una persona rimane in piedi ferma per troppo tempo, i muscoli delle gambe non sono attivamente coinvolti nel pompare il sangue verso il cuore, il che può portare a ristagni di sangue negli arti inferiori. Questo ristagno può favorire la formazione di vene varicose e, in casi più gravi, trombosi venosa profonda, una condizione potenzialmente pericolosa in cui si formano coaguli di sangue nelle vene profonde delle gambe.
Il dottor Matthew Ahmadi, uno degli autori dello studio, ha spiegato che, come nel caso dello stare seduti troppo a lungo, stare in piedi per periodi prolungati può avere effetti negativi sulla circolazione sanguigna. Questo fenomeno è dovuto all’assenza di movimento muscolare attivo durante la stazione eretta prolungata, che impedisce un corretto flusso sanguigno dalle gambe al cuore. Alternare la posizione in piedi con momenti di camminata o altre attività fisiche è cruciale per ridurre il rischio di complicazioni circolatorie.
Anche lo stare seduti troppo a lungo comporta rischi significativi per la salute cardiovascolare. Lo studio ha evidenziato che trascorrere più di 10 ore al giorno seduti aumenta il rischio di malattie circolatorie del 26% per ogni ora aggiuntiva oltre questo limite. Questo dato conferma precedenti ricerche che indicano che uno stile di vita sedentario prolungato è fortemente correlato a un rischio più elevato di malattie cardiovascolari.
Stare seduti per lunghi periodi riduce l’attività muscolare, rallenta il metabolismo e porta a una minore circolazione del sangue, soprattutto nelle gambe. Questo può provocare un accumulo di sangue che, nel tempo, contribuisce a problemi come ipertensione, aterosclerosi e trombosi. Ahmadi ha sottolineato che uno degli aspetti chiave per ridurre questi rischi è interrompere lunghi periodi di sedentarietà con momenti di attività fisica.
Uno degli insegnamenti più importanti emersi da questo studio è che né stare troppo seduti né stare in piedi per lunghi periodi sono soluzioni ottimali per mantenere una buona salute cardiovascolare. La chiave per migliorare la circolazione e ridurre il rischio di problemi cardiaci e vascolari sta nell’alternare le posture e includere attività fisiche regolari nella routine quotidiana.
Il movimento è essenziale per mantenere il cuore in salute. Ad esempio, interrompere il tempo trascorso seduti con brevi passeggiate o fare stretching può migliorare la circolazione e ridurre la pressione sanguigna. Anche piccole modifiche nello stile di vita, come preferire le scale all’ascensore o fare una breve camminata durante le pause di lavoro, possono avere un impatto positivo sulla salute cardiovascolare. Ahmadi ha evidenziato che l’obiettivo non è solo evitare di stare seduti o in piedi troppo a lungo, ma assicurarsi di muoversi regolarmente e mantenere attivi i muscoli.
Il prossimo passo nella ricerca sarà esplorare l’effetto delle “pause di seduta”, ovvero brevi interruzioni dell’inattività con movimenti, e comprendere quale combinazione di posizione eretta e attività fisica possa offrire i maggiori benefici per la salute del cuore.
Il dottor Christopher Yi, un chirurgo vascolare, ha commentato lo studio affermando che i risultati rappresentano una sorpresa per molti, poiché ricerche precedenti avevano suggerito che stare in piedi fosse più salutare rispetto allo stare seduti. Tuttavia, Yi ha spiegato che come chirurgo vede spesso pazienti con problemi circolatori ortostatici, il che conferma che stare in piedi per troppo tempo può effettivamente portare a disturbi vascolari.
Secondo Yi, il rischio di malattie circolatorie ortostatiche inizia ad aumentare significativamente dopo le prime due ore in piedi. Per questo motivo, egli raccomanda di non superare intervalli di due ore in piedi senza movimento e di incorporare attività fisiche tra un periodo e l’altro.
Anche se stare in piedi può sembrare una scelta migliore rispetto allo stare seduti, è importante non rimanere immobili. Il movimento è la chiave per mantenere il sangue in circolo e prevenire l’accumulo di sangue nelle gambe. Camminare, fare stretching o semplicemente muovere le gambe mentre si è in piedi può aiutare a ridurre il rischio di problemi circolatori.
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