ROMA – Nel corso dell’ultimo anno il manifestarsi sempre più frequente di eventi climatici estremi ha contribuito ad aumentare l’attenzione dei cittadini sui temi ambientali, portando in questo modo alla progressiva crescita della coscienza di massa nei confronti dei problemi del pianeta.
Si tratta, d’altronde, di problemi che dipendono purtroppo da decenni di incuria e abitudini scorrette da parte di tutti noi, dal cittadino alle aziende. In una situazione del genere, spesso si pensa che le piccole routine quotidiane non possano fare la differenza, ma ci si sbaglia: ecco dunque una lista di 5 abitudini per vivere in maniera più sostenibile.
Stop alle bottiglie di plastica.
Il genere umano consuma una quantità enorme di plastica, uno dei materiali in assoluto più difficili da smaltire e che anzi si riversa spesso nei nostri oceani con un impatto ambientale elevatissimo. Si parla, fra l’altro, di un lusso inutile: le bottiglie di plastica, difatti, possono essere sostituite senza problemi dalle borracce e dalle bottiglie di vetro. Si tratta in questo caso di piccole abitudini che, però, possono avere un impatto davvero notevole sulla natura a favore del pianeta che ci ospita. Stop alla plastica, quindi, e sì al vetro.
Spegnere i dispositivi in stand-by.
Può una semplice lucetta rossa provocare sprechi di preziosa energia? La risposta è assolutamente positiva e dunque il secondo consiglio è quello di spegnere tutti i dispositivi elettronici in casa (anche i più piccoli), ed evitare la modalità stand-by. Semplicemente perché questa modalità, anche se potrebbe non sembrare, continua a consumare energia che diventa completamente inutilizzata, dato che non la sfruttiamo in alcun modo. Un esempio concreto? Le console per i videogames e le macchinette del caffè sono tra i dispositivi elettronici che in casa tendiamo a lasciare in stand by più spesso.
Attenzione all’energia elettrica.
Lo stand-by non rappresenta l’unico nemico dei consumi virtuosi, e non è nemmeno quello che impatta di più sulle nostre bollette. Quando si parla quindi di consumi energetici, la soluzione cui si pensa più spesso in genere è quello di sfruttare le fonti di energia rinnovabile, ma non sempre questo è possibile. In tal caso, si possono comunque sfruttare le offerte per avere luce e gas provenienti da fonti green al 100% proposte dai nuovi operatori del mercato libero, che vi permetteranno quindi di avere uno stile di vita a basso impatto ambientale senza costringervi a nuove installazioni. Se poi volete ottimizzare ancora di più i consumi dovuti all’illuminazione domestica, come sempre la soluzione migliore è passare alle lampadine LED a basso consumo.
Creare il compost.
Il compostatore è uno strumento davvero utile per riciclare gli scarti alimentari domestici e per sfruttarli a beneficio dei propri orti e giardini. Naturalmente conviene muoversi in questo campo soltanto dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie, soprattutto su quelli che sono materiali compostabili e quelli che non rientrano in questa lista.
Cibi di stagione e poca carne.
I cibi di stagione convengono rispetto a quelli industriali, per una serie di motivi. Oltre a essere generalmente più gustosi infatti, contengono un quantitativo minore di pesticidi e non richiedono di essere trasportati per centinaia di chilometri. Di conseguenza, impattano meno sull’ambiente anche in termini di inquinamento. Infine, si consiglia di limitare il consumo di carne rossa , dato che è ormai noto come gli allevamenti intensivi di bestiame producano una quantità eccessiva di gas serra.
Ridurre il proprio impatto ambientale può essere molto più semplice di quanto si pensi, e non costa nemmeno troppa fatica.