Verso Dio con lo skateboarding e la benedizione di Don Bosco

Con l’abito talare volteggia su uno skateboard, spettatori ragazzi che sembrano divertirsi moltissimo e qualche passante che viene accettato di buon grado: si tratta di padre Zoltan Lendivai, oggi prete cattolico a Redics, un piccolo villaggio dell’Ungheria ai confini con la Slovenia, ma che quando aveva 14 anni ed andava a scuola amava molto andare sullo skateboard.

Molto tempo dopo, quando era già diventato prete, a Kormend, nel nord ovest dell’Ungheria, mostrò qualche trucco dello skate a tre ragazzi tra i 16 ed i 18 anni che dopo ciò cominciarono a frequentare regolarmente la chiesa senza esserci mai andati prima.

Padre Zoltan, che oggi ha 45 anni, scoprì così che questa sua abilità poteva avere un grande impatto sui giovani, anche se, come egli stesso dichiara all’agenzia di stampa tedesca Reuters, già molte volte aveva avuto la sensazione che il gioco potesse portare le persone un po’ più vicino a Gesù.

Il prete ungherese, come egli stesso afferma, segue gli insegnamenti di Don Bosco, usa il gioco come metodo educativo che mette in pratica svelando trucchi e dando consigli sullo skateboarding  di cui ha dato un saggio personale puntualmente ripreso e passato a you tube. Nel video dell’esibizione, che finora ha ricevuto 170.000 visite e di cui esiste anche una versione musicale, si vede il prete che si fa il segno della croce, dice una piccola preghiera e poi annuncia: “Lo faccio solo per poter dare gioia ai ragazzi”. Dopodiché comincia a volteggiare sullo skate fermandosi ogni tanto a dare dei consigli tecnici per divertirsi di più.

I ragazzi si sentono ridere in sottofondo, con la benedizione di Don Bosco:

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