A Strasburgo, in Francia, lunedì mattina un oggetto ha colpito e perforato il tettuccio di un’auto parcheggiata creando un buco di 50 centimetri. Secondo la polizia alsaziana si sarebbe trattato di un meteorite. Gli agenti hanno infatti rinvenuto “un oggetto delle dimensioni di una noce, che sembra legno bruciato, molto leggero” ma sono necessarie ulteriori analisi della polizia scientifica per verificarne la composizione.
“Dopo il sopralluogo della scientifica, sospettiamo che si tratti della caduta di un corpo stellare”, scrivono i vigili del fuoco della regione del Basso Reno nel rapporto d’intervento pubblicato in seguito alle verifiche.
Quando sono arrivati sul posto, i vigili del fuoco sono rimasti perplessi: cosa poteva aver causato lo squarcio di quasi mezzo metro di diametro sul tetto della vettura prima di perforare il serbatoio e infine la carrozzeria? La prima risposta ha aperto uno scenario fantasy: “In seguito alla ricognizione della squadra, sospettiamo la caduta di un corpo stellare”, ha scritto il Servizio dipartimentale dei vigili del fuoco e del soccorso del Basso Reno nel suo rapporto dopo l’intervento.
In un primo momento nulla che potesse spiegare il buco è stato trovato: “O l’oggetto era così piccolo che non siamo riusciti a trovarlo, oppure l’impatto è stato tale che l’oggetto si è disintegrato”, ha detto all’AFP il capitano dei vigili del fuoco Matthieu Colobert. Poi un piccolo reperto ha attirato l’attenzione dei pompieri. Un oggetto è stato rinvenuto sul posto è stato consegnato alla polizia per ulteriori investigazioni e verrà inviato a Parigi per la valutazione della scientifica. Si tratta di un “oggetto delle dimensioni di una nocciola, che sembra legno bruciato, molto leggero”, ha detto all’AFP un portavoce della polizia.
Una squadra di specialisti chiamata per la valutazione della radioattività ha escluso qualsiasi tipo di rischio. A rendere scettico l’esperto è soprattutto la dimensione del reperto: “Se si fosse trattato di un meteorite, sarebbe stato trovato sul posto. Date le dimensioni del foro nel tetto, non può essere stato il piccolo elemento trovato”, spiega a “20 minutes” François Colas, ricercatore del CNRS (Centro Nazionale di Ricerca Scientifica francese).
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