Studio collega specifici pesticidi ad aumento del rischio di oltre 6 tipi di cancro
L’uso diffuso di pesticidi agricoli è stato da tempo al centro di accesi dibattiti riguardanti la sicurezza alimentare e la salute pubblica. Recentemente, un nuovo studio ha gettato luce su un argomento di grande importanza: l’associazione tra specifici pesticidi e un aumento del rischio di oltre sei tipi di cancro. Questa ricerca, condotta su scala nazionale negli Stati Uniti, ha rivelato che vivere vicino a aree agricole dove si utilizzano pesticidi può incrementare il rischio di cancro in modo simile al fumo di sigaretta.
Lo studio
Lo studio in questione ha analizzato dati provenienti da tutto il paese, creando una mappa dettagliata del rischio di cancro associato all’uso di pesticidi. I ricercatori hanno confrontato i rischi derivanti dall’esposizione ai pesticidi con quelli ben noti del fumo, offrendo così una prospettiva comprensibile per il pubblico. Tra i vari tipi di cancro analizzati, sono emerse forti correlazioni con leucemia, linfoma non Hodgkin, tumori della vescica, del colon, del polmone e del pancreas.
Pesticidi e cancro, un legame preoccupante
Il glifosato, uno dei pesticidi più discussi e utilizzati, è stato collegato a un rischio aumentato di linfoma. Nonostante alcuni studi precedenti non abbiano trovato collegamenti chiari tra glifosato e cancro, la nuova ricerca evidenzia un rischio più elevato per vari tipi di cancro, incluso il colon e il pancreas, con un uso frequente del glifosato. Anche altri pesticidi, come l’Imazethapyr e il Metolaclor, sono stati associati a rischi significativi per il cancro del colon e del pancreas.
Una delle scoperte più rilevanti dello studio è che non solo i singoli pesticidi, ma anche le loro combinazioni possono moltiplicare il rischio di cancro. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante poiché i pesticidi vengono spesso utilizzati insieme nelle pratiche agricole. Le comunità vicine alle aree agricole sono esposte a miscele di pesticidi attraverso l’aria e l’acqua, aumentando il rischio di sviluppare cancro anche se non vivono direttamente nei campi.
Implicazioni per le comunità agricole
Stati come Iowa, Illinois, Nebraska e Missouri hanno mostrato i legami più forti tra pesticidi e cancro, suggerendo un collegamento con la coltivazione intensiva di mais. Anche la produzione di frutta in California e Florida è stata messa sotto esame per i rischi correlati all’uso di pesticidi. Le comunità rurali, spesso più esposte a queste sostanze chimiche, devono affrontare un dilemma significativo tra la necessità di produttività agricola e la salvaguardia della salute pubblica.
Wael Harb, ematologo e oncologo presso il MemorialCare Cancer Institute in California, ha elogiato lo studio per le sue analisi complete e olistiche. Harb sottolinea l’importanza di comprendere come l’esposizione diffusa ai pesticidi possa contribuire al rischio di cancro. Questo studio rappresenta un passo avanti significativo nella nostra comprensione delle associazioni tra pesticidi e salute pubblica.
Isain Zapata, uno degli autori dello studio, spera che questa ricerca possa stimolare un dibattito informato sull’uso dei pesticidi. Zapata riconosce che, sebbene l’agricoltura biologica possa offrire una produzione più sicura, non è ancora in grado di sostenere la popolazione mondiale in modo economicamente sostenibile. Pertanto, è cruciale continuare a sviluppare strategie agricole che riducano l’uso di pesticidi senza compromettere la produttività.
Come i pesticidi possono scatenare il cancro
Il meccanismo attraverso il quale i pesticidi possono causare il cancro è complesso. Gli esperti suggeriscono che lo stress ossidativo provocato dai pesticidi possa danneggiare il DNA e interrompere le vie di segnalazione cellulare. Questa interruzione può portare a mutazioni e alterazioni genetiche che contribuiscono alla formazione del cancro. Specie reattive dell’ossigeno, generate dai pesticidi, possono causare danni a DNA, proteine e lipidi, innescando un processo cancerogeno.
Claudia Montanari
Nata nel 1985 a Roma. Una laurea in lettere con indirizzo moda e comunicazione, sostengo che Roberto Rossellini, lo Stedelijk Museum, Naruto e Lena Dunham mi abbiano cambiato la vita. Da più di 10 anni lavoro come society journalist per ladyblitz e blitzquotidiano occupandomi di moda, lifestyle, salute, viaggi e bellezza.