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Studio: se c'è affinità di coppia si vede dal linguaggio che si usa

di Alessandro Avico |28 Ottobre 2011 13:56

ROMA – Pronomi, articoli, preposizioni, congiunzioni vi potranno sembrare anche "paroline" di poca importanza, ma in realtà raccontano molto di noi. Anche di come ci accoppiamo e scegliamo un compagno. Uno studio americano, ci cui parla il New York Times, ha infatti verificato che due persone che usano in modo simile queste particelle e anche la metrica possono essere una coppia che funzionerà e durerà, o che lavorerà bene insieme.

Pronomi, articoli, preposizioni e congiunzioni sono particelle elaborate rapidamente e in modo inconscio. In un esperimento, 187 tra uomini e donne del campus della Northwestern university hanno preso parte a vari speed-date di 4 minuti ciascuno. I ricercatori hanno visto che le coppie che usavano in modo simile queste paroline, parlando in modo "sincronizzato", erano quelle che volevano rivedersi (ben 3 volte di più) rispetto a quelle con stile linguistico diverso.

Anche la metrica può essere un buon indizio per prevedere chi potrà stabilire una relazione amorosa e chi lavorerà meglio insieme. Una conferma al contrario della loro teoria, i ricercatori l'hanno trovata nelle lettere della coppia di poeti Sylvia Plath e Ted Hughes, che negli ultimi e tumultuosi anni del loro matrimonio, scrivevano con stili diversi, meno sincronizzati appunto.

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