Suor Elena Aiello, la prima santa di Calabria: “Una carezza di Dio”

Pubblicato il 13 Settembre 2011 - 15:22 OLTRE 6 MESI FA
suor Elena Aiello

Suor Elena Aiello durante una sudorazione di sangue

ROMA –  Mercoledì 14 settembre a Cosenza verrà beatificata dal cardinale Angeli Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e rappresentante del Papa, suor Elena Aiello,  la “monaca santa”.

Oltre quindicimila persone hanno chiesto il pass per accedere alla beatificazione, che per questo è stata spostata da piazza dei Bruzi, dove si sarebbe dovuta svolgere inizialmente, allo stadio di San Vito, che così ospiterà per la seconda volta una cerimonia religiosa di grande importanza. L’altra fu in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II a Cosenza, nell’ottobre del 1984.

A tutti coloro che arriveranno per prender parte alla beatificazione verrà consegnato all’ingresso nello stadio il kit del pellegrino (fazzoletto, spilla, libretto, coroncina…).

L’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, monsignor Salvatore Nunnari, ha definito suor Elena ”una carezza di Dio per la nostra Chiesa”. Nella sua figura ”emergono con chiarezza i tratti distintivi della calabresità: il coraggio di osare, la tenerezza e la forza, la completa fiducia in Dio”.

La storia di suor Elena è quella di un personaggio straordinario, pieno di slanci generosi anche se chiaramente figlio del suo tempo.

Nel 1928, la trentatreenne suor Elena, che aveva preso i voti qualche anno prima, assieme a Luigina Mazza, iniziò a dedicarsi all’educazione dei figli del popolo nel centro storico di Cosenza. ”Approvata la Congregazione delle Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, nel 1949 – prosegue l’arcivescovo – altre giovani che si erano unite a loro emetteranno i voti perpetui, ma ci vorrà il 1956 per celebrare il primo Capitolo della Congregazione nel corso del quale Elena verrà eletta prima madre generale. Da allora diventa inarrestabile e continua l’opera di accoglienza e di carità”.

”Elena, già chiamata in vita ‘Monaca santa’ da quanti ebbero il dono di conoscerla e di apprezzarne l’opera – sostiene ancora l’arcivescovo – è per la nostra Chiesa, per la nostra terra, una carezza di Dio. In mezzo al travaglio e alle ferite, tra tante sofferenza, Dio ci carezza con il dono di questi preziosi fiori che nel giardino della Chiesa spandono il profumo di Cristo”

Suor Elena Aiello, fondatrice delle Suore Minime della Passione, benefattrice e, secondo la Chiesa, operatrice di miracoli, sarà anche la prima santa calabrese.