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Un composto che si trova nel caffè aiuta a dimagrire e riduce il grasso

Recenti ricerche suggeriscono che un composto presente nel caffè, il cafestolo, potrebbe aiutare a dimagrire e ridurre il grasso corporeo. Questa scoperta è significativa in un contesto in cui sempre più persone cercano metodi naturali per migliorare la propria salute metabolica e prevenire condizioni come il diabete di tipo 2. Ma cosa rende il cafestolo un elemento chiave nella lotta contro il grasso viscerale e come può influenzare il nostro metabolismo?

Il cafestolo: un alleato nascosto nel caffè non filtrato

Il cafestolo è un diterpene, una sostanza chimica naturale che si trova principalmente nel caffè non filtrato, come il caffè turco, espresso o fatto con la caffettiera a stantuffo. Questo composto non solo contribuisce al sapore e all’aroma del caffè, ma potrebbe anche avere effetti benefici sul metabolismo. Studi condotti in laboratorio e su modelli animali hanno dimostrato che il cafestolo può stimolare la secrezione di insulina, migliorare l’assorbimento del glucosio e ridurre i livelli di zucchero nel sangue. Questo lo rende un potenziale alleato nella prevenzione del diabete di tipo 2, una malattia che colpisce milioni di persone nel mondo.

Lo studio

Uno studio recente, pubblicato sulla rivista Nutrients, ha esaminato l’impatto del cafestolo su un gruppo di persone con circonferenze della vita elevate, un noto fattore di rischio per il diabete di tipo 2. I partecipanti hanno assunto 6 milligrammi di cafestolo due volte al giorno per un periodo di 12 settimane. Nonostante i ricercatori sperassero che il cafestolo potesse migliorare la sensibilità all’insulina, i risultati hanno rivelato un altro beneficio interessante: una leggera ma significativa riduzione del peso corporeo e del grasso viscerale.

Il grasso viscerale è il tipo di grasso che si accumula attorno agli organi interni e che è spesso associato a un aumento del rischio di malattie croniche come il diabete, le malattie cardiache e l’ipertensione. Lo studio ha mostrato che i partecipanti che assumevano cafestolo hanno perso in media circa 880 grammi di peso e hanno ridotto il volume di grasso viscerale di 400 millilitri. Questo risultato è particolarmente interessante poiché il grasso viscerale è considerato uno dei più difficili da eliminare attraverso la dieta e l’esercizio fisico da soli.

Non una soluzione miracolosa

Tuttavia, lo studio ha anche evidenziato alcuni aspetti che meritano ulteriori approfondimenti. Nonostante la perdita di peso e la riduzione del grasso viscerale, il cafestolo non ha migliorato significativamente la sensibilità all’insulina o la tolleranza al glucosio nei partecipanti. Questo suggerisce che, mentre il cafestolo può avere effetti benefici sulla composizione corporea, il suo impatto sul controllo della glicemia e sulla prevenzione del diabete potrebbe essere limitato o richiedere dosi maggiori o periodi di assunzione più lunghi.

Gli esperti avvertono che, nonostante i risultati promettenti, il cafestolo non è una soluzione miracolosa per la perdita di peso o la prevenzione del diabete. Alyssa Simpson, dietista registrata, ha sottolineato che il cafestolo potrebbe avere effetti collaterali indesiderati, come l’aumento degli acidi grassi liberi nel sangue, che potrebbe indicare una maggiore resistenza all’insulina nei tessuti adiposi. Questo potrebbe, a lungo termine, aumentare il rischio di sviluppare il diabete, il che rende necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i benefici e i rischi di questo composto.

Un altro aspetto da considerare è il potenziale impatto del cafestolo sui livelli di colesterolo. Studi precedenti hanno suggerito che il cafestolo può aumentare il colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità), noto come “colesterolo cattivo”, che è associato a un maggiore rischio di malattie cardiache. Tuttavia, nello studio in questione, il cafestolo non ha avuto effetti negativi sui livelli di colesterolo o sulla pressione sanguigna, il che suggerisce che, a dosi moderate, potrebbe non rappresentare un rischio significativo per la salute cardiovascolare.

Dovremmo inserire caffè non filtrato nella nostra dieta?

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Dovremmo inserire caffè non filtrato nella nostra dieta? (blitzquotidiano.it)

 

Ma allora, dovremmo iniziare a bere più caffè non filtrato per beneficiare del cafestolo? Gli esperti consigliano cautela. Thomas M. Holland, medico-scienziato, ha suggerito che il consumo moderato di caffè non filtrato, come quello preparato con la caffettiera francese, potrebbe essere una buona opzione per chi cerca di massimizzare i benefici del cafestolo. Tuttavia, ha anche sottolineato l’importanza di evitare l’aggiunta di zucchero o panna, che potrebbero annullare i potenziali benefici per la salute.

Per coloro che non sono abituati a bere caffè non filtrato, è importante sapere che i benefici del cafestolo non si trovano nel caffè filtrato o nel caffè decaffeinato, poiché questi metodi di preparazione eliminano gran parte degli oli che contengono il composto. Se si sceglie di aggiungere il caffè non filtrato alla propria routine, Holland raccomanda di farlo con moderazione e di monitorare eventuali effetti collaterali, soprattutto per chi ha condizioni di salute preesistenti come problemi cardiaci o autoimmuni.

Inoltre, la scelta di caffè biologico e macinato fresco potrebbe offrire ulteriori benefici, garantendo un contenuto più elevato di nutrienti e composti bioattivi. Questo non solo aiuta a preservare il cafestolo, ma anche altri composti benefici che possono avere effetti positivi sulla salute generale.

Infine, è importante notare che il cafestolo è solo uno dei tanti composti presenti nel caffè e che il caffè, come bevanda, ha un profilo nutrizionale complesso che può influire in modi diversi sulla salute delle persone. Il caffè contiene antiossidanti, polifenoli e altri diterpeni che possono avere effetti benefici sul cuore, sul cervello e sul metabolismo. Tuttavia, come per ogni alimento, la chiave è la moderazione.

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