Negli ultimi anni, l’attenzione sui dolcificanti artificiali è cresciuta esponenzialmente, in parallelo con la crescente consapevolezza dei rischi associati all’eccessivo consumo di zucchero. Tra i vari sostituti dello zucchero disponibili sul mercato, l’eritritolo è tra i più comuni ed utilizzati. Tuttavia, nuove ricerche suggeriscono che l’eritritolo potrebbe non essere l’opzione salutare che molti speravano, mettendo in evidenza un potenziale legame tra il suo consumo e un aumentato rischio di coagulazione del sangue.
Cos’è l’eritritolo
L’eritritolo è un tipo di alcol di zucchero che si trova naturalmente in piccole quantità in alcuni frutti e verdure. Viene anche prodotto su scala commerciale attraverso la fermentazione di zuccheri semplici come il destrosio, spesso derivato dal mais. A differenza di altri dolcificanti, l’eritritolo è noto per il suo basso contenuto calorico e per non influenzare significativamente i livelli di zucchero nel sangue, caratteristiche che lo hanno reso popolare tra chi cerca alternative più “sane” allo zucchero tradizionale.
Negli ultimi anni, l’eritritolo è diventato un ingrediente comune in molti prodotti alimentari, dalle bevande senza zucchero ai dolciumi, passando per i prodotti da forno. La sua capacità di fornire una dolcezza paragonabile a quella dello zucchero, ma con una frazione delle calorie, lo ha reso un alleato prezioso per chi vuole ridurre l’apporto calorico senza rinunciare al gusto.
Il legame tra eritritolo e coagulazione del sangue
Nonostante la sua crescente popolarità, recenti studi hanno sollevato preoccupazioni significative riguardo all’eritritolo, collegandolo a un aumento del rischio di problemi cardiovascolari, inclusi infarti e ictus. Uno studio condotto da un team di ricercatori guidati dal Dr. Stanley L. Hazen del Lerner Research Institute, pubblicato sulla rivista Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology, ha indicato che l’assunzione di eritritolo può aumentare significativamente il rischio di formazione di coaguli di sangue.
Durante lo studio, i ricercatori hanno somministrato eritritolo a un gruppo di volontari sani, monitorando i livelli di eritritolo nel sangue e l’attività delle piastrine, le cellule del sangue che svolgono un ruolo cruciale nella coagulazione. I risultati hanno mostrato che i livelli di eritritolo nel sangue dei partecipanti sono aumentati di oltre 1.000 volte dopo l’ingestione, accompagnati da un aumento significativo dell’attività delle piastrine. Questo aumento dell’attività piastrinica suggerisce un rischio potenzialmente maggiore di formazione di coaguli di sangue, che a loro volta possono portare a gravi complicazioni cardiovascolari come infarti e ictus.
Implicazioni per la salute
Il legame tra eritritolo e coagulazione del sangue solleva importanti domande sulla sicurezza di questo dolcificante, specialmente per le persone già a rischio di problemi cardiovascolari. Gli individui con patologie come malattie cardiache, diabete o sindrome metabolica potrebbero essere particolarmente vulnerabili agli effetti negativi dell’eritritolo.
Il Dr. Hazen e il suo team hanno evidenziato la necessità di ulteriori ricerche per valutare pienamente la sicurezza dell’eritritolo, suggerendo che coloro che sono a rischio di trombosi potrebbero voler limitare il consumo di prodotti dolcificati con eritritolo. Questa raccomandazione è particolarmente rilevante dato che l’eritritolo viene spesso promosso come un’alternativa “salutare” allo zucchero, spingendo molte persone a utilizzarlo in grandi quantità nella convinzione di fare una scelta positiva per la propria salute.
Alternative naturali allo zucchero, quali scegliere?
Con l’eritritolo ora sotto scrutinio, molti si chiedono se esista un dolcificante veramente sicuro. La questione è complessa, poiché tutti i sostituti dello zucchero hanno i loro pro e contro. Tuttavia, alcuni esperti suggeriscono di guardare a opzioni più naturali e meno lavorate, come miele, sciroppo d’acero, zucchero di cocco o di datteri, e frutta. Questi dolcificanti non solo forniscono un sapore dolce, ma spesso contengono anche nutrienti benefici, come antiossidanti e minerali, che mancano nei dolcificanti artificiali.
Un’altra alternativa che ha guadagnato attenzione è la stevia, un dolcificante naturale senza calorie derivato dalle foglie della pianta Stevia rebaudiana. La stevia è molto più dolce dello zucchero e può essere utilizzata in piccole quantità, rendendola una scelta popolare per chi cerca di ridurre l’apporto calorico senza rinunciare alla dolcezza. Un altro dolcificante naturale è il frutto del monaco, che, come la stevia, è privo di calorie e offre un sapore dolce senza gli effetti collaterali associati agli alcoli di zucchero.
Tuttavia, anche con questi dolcificanti naturali, è importante ricordare che la moderazione è la chiave. Consumare grandi quantità di qualsiasi dolcificante, naturale o artificiale, può avere effetti negativi sulla salute. Pertanto, è fondamentale bilanciare il desiderio di dolcezza con una dieta equilibrata e uno stile di vita sano.
Uno degli aspetti più importanti da considerare quando si parla di dolcificanti e salute è la consapevolezza alimentare. Spesso, i consumatori scelgono prodotti dolcificati con eritritolo o altri sostituti dello zucchero perché credono che siano più sani o perché cercano di evitare l’aumento di peso. Tuttavia, come sottolineato dalla dietista Monique Richard, è fondamentale comprendere pienamente ciò che si consuma. Leggere attentamente le etichette dei prodotti e conoscere i diversi tipi di dolcificanti può aiutare a fare scelte più informate e a evitare un consumo eccessivo di sostituti dello zucchero che potrebbero avere effetti negativi sulla salute.
Inoltre, è importante non demonizzare lo zucchero in modo indiscriminato. Lo zucchero, come parte di una dieta equilibrata e consumato con moderazione, non è intrinsecamente dannoso. Al contrario, il problema principale risiede nell’eccesso e nella mancanza di equilibrio nella dieta. Promuovere un approccio equilibrato al consumo di zucchero e dolcificanti può aiutare a prevenire problemi di salute e a mantenere un benessere generale.