Tiene la casa in ordine, cucina e accudisce i bambini. Controlla i consumi domestici, fa compagnia agli anziani, ricordandogli l’orario delle medicine. E sì, l’intelligenza artificiale non è più fantascienza.
Sono già diversi i prototipi di robot umanoide progettati in tutto il mondo. Giappone e Stati Uniti competono con proposte di modelli dalle sembianze più simpatiche, affabili e in alcuni casi buffe. Pensiamo al robot-panda che porta la colazione a letto e legge favole ai bambini! O al cagnolino elettronico da guardia che avverte dell’avvicinarsi di persone estranee al cancello di casa.
Ma anche l’italiano R1 Robot progettato dall’Istituto Italiano Tecnologico di Genova non ha nulla da invidiare agli altri umanoidi. Le sue braccia lunghe sono pensate per attività domestiche di vario tipo, il suo viso è un monitor corredato da telecamera per visualizzare e memorizzare informazioni. Ma la cosa più interessante è il suo cervello, che può essere collegato a tutta la serie di elettrodomestici e device delle smart home, in modalità wireless ed interagire con loro.
In pratica, i robot domestici potranno programmare la lavatrice mentre giocano ai video-game con i ragazzi, regolare la temperatura dei climatizzatori, mentre il forno, da loro acceso, prepara la cena, e intanto avvertire su allerta meteo, leggere ad alta voce la posta elettronica, e magari fare da trainer in una sessione di fitness.
Per essere al passo coi tempi il personal robot deve rispettare alcuni canoni: costruito con materiali riciclabili, alimentato con energia green e, questa è la vera rivoluzione: sarà in grado di decomporsi senza impattare l’ambiente al fine ciclo vita. Questo è possibile perché i materiali impiegati rendono queste macchine in grado di adattarsi ai vari contesti di utilizzo, rigenerarsi, cambiare forma, sulla falsa riga del ciclo vitale umano, senza escludere il momento di fine vita, nel rispetto della biocompatibilità.
La sperimentazione ha sede non solo in ambito domestico, ma anche in strutture ospedaliere, asili, case di cura, alberghi e ristoranti. Il costo medio di un umanoide adesso è di circa 3000 euro, e destinato a scendere dal momento dell’immissione nel mercato di massa.
Probabile quindi che nelle smart home del prossimo futuro, oltre all’auto parcheggiata in garage ed agli impianti audio e clima hi-tech in salotto, troveremo un simpatico robottino ad accoglierci alla porta.
(https://prontoenergia.com/2020/10/12/home-smart-home/)