Giovedì 9 febbraio alle ore 16.00, presso la Sala Piacentiniana del Palazzo del Rettorato, si terrà l’inaugurazione della mostra La mummia di Ramses. Il faraone immortale del Museo del Vicino Oriente Egitto e Mediterraneo e del Centro SAPeri&Co.
Ramses II è tra i più noti e celebrati re dell’Egitto ma è anche uno dei pochi faraoni dei quali conosciamo il vero volto, perché ne è stato ritrovato il corpo mummificato.
La mostra, che sarà presente fino a mercoledì 14 giugno, è incentrata sulla riproduzione tridimensionale in scala 1:1 della mummia del faraone Ramses II, realizzata con una tecnica sperimentale avveniristica che ha comportato la ricostruzione della pelle del faraone con materiale organico. Questo sforzo tecnologico di altissimo livello è stato un passo obbligatorio per non nuocere alle vere spoglie mummificate del faraone che risiedono, in esposizione permanente, al Museo Nazionale della Civiltà Egiziana del Cairo in Egitto.
La mancanza della mummia vera e propria non si percepisce perché la replica, perfettamente corrispondente all’originale, permetterà ai visitatori di conoscere, attraverso un percorso arricchito da contenuti multimediali e multisensoriali (inclusi i profumi dell’imbalsamazione) e di ricostruzioni 3D, le principali imprese di uno dei più importanti sovrani dell’antico Egitto. Il percorso, ospitato nella sezione egizia del museo, conduce il visitatore all’interno della camera funeraria del faraone dove, oltre alla mummia, è possibile toccare e sentire i profumi delle sostanze usate per la mummificazione ed esplorare la tomba monumentale scavata nella pietra riprodotta in un plastico.
I visitatori potranno visitare una sezione a parte che è interamente dedicata alla Battaglia di Qadesh (1274 a.C.), quando le armate del faraone cercarono di riconquistare gli stati settentrionali di Qadesh e Amurru finiti sotto il controllo dell’Impero ittita. La battaglia tra Ramses II e il re ittita Muwatalli II (1310-1272 a.C.), nella quale il re egiziano rischiò persino di essere ucciso, si concluse con uno stallo, sebbene entrambi i sovrani si fossero attribuiti la vittoria.
I complessi avvenimenti dello scontro epocale nella sezione dedicata a quella battaglia sono illustrate da plastici e dal racconto dei protagonisti che rende possibile immergersi in un passato solo apparentemente lontano.
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