Urbanistica sostenibile: grattacieli nel bosco, anzi no, il contrario! Urbanistica sostenibile: grattacieli nel bosco, anzi no, il contrario!

Urbanistica sostenibile: grattacieli nel bosco, anzi no, il contrario!

Il beneficio dell’inserimento di zone verdi nelle metropoli, ed in particolare, negli edifici, è oramai noto ai tanti architetti che negli ultimi anni si stanno cimentando con opere architettoniche sempre più alberate optando così per un’urbanistica sostenibile.

Esempi virtuosi di urbanistica sostenibile: il Bosco Verticale

Conosciamo bene l’immagine del Bosco Verticale che, in una Milano con troppo cemento, fa godere agli inquilini delle due torri, dei tanti balconi ricchi di piante. I due edifici sono figli dello Studio Boeri, ora già impegnato in un progetto ancora più ambizioso, ovvero, la prima città-foresta mai realizzata al mondo. Sorgerà in Cina, la Liuzhou Forest City, che conterà oltre quaranta milioni di alberi.

Non è un caso se questi edifici si pensano proprio per le aree urbane in cui le zone verdi scarseggiano. Un’urbanistica sostenibile orientata alla forestazione delle città, infatti, apporta notevoli miglioramenti alla qualità della vita dei propri abitanti. (https://prontoenergia.com/2021/02/25/al-sicuro-nel-bosco/)

I benefici degli impianti boschivi

Gli impianti boschivi fungono da filtro contro l’inquinamento atmosferico e acustico, e da moderatore della temperatura. È provato che un metro quadrato di spazio verde può trattenere fino a 200 grammi all’anno di particolato sottile. Così, nelle costruzioni coperte da tetti verdi si è registrato un isolamento termico tale da ridurre il consumo energetico fino al 25% in estate e fino al 10% in inverno.

Non stupisce che in tutto il mondo si vada in questa direzione. Passeggiando a Parigi, noteremo il giardino verticale composto da 7600 piante che decorano un lato di un edificio in centro. L’idea è stata del ricercatore Patrick Blanc, che ha collaborato, insieme a Jean Nouvel, al disegno delle due torri foresta di Sidney, caratterizzate anche da struttura a sbalzo che riflette la luce verso i livelli più bassi.

La ricerca scientifica continua ad elencare i benefici di queste strutture, tra cui anche il drenaggio dell’acqua piovana, elemento difensivo da alluvioni ed esondazioni, a cui ultimamente assistiamo con maggior frequenza. E, non certo ultimo, il mantenimento della biodiversità, con ovvie conseguenze sul nostro patrimonio animale, ma anche culturale.

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