Usa. Donne in crisi e sempre più infelici rispetto agli uomini

Ricche o povere, giovani o vecchie, casalinghe o in carriera: le donne sono sempre più infelici. Rispetto agli uomini il gentil sesso guarda sempre con più paura al futuro, indipendentemente dal grado di istruzione. Lo stesso risultato si ottiene paragonando il malessere a quello di quarant’anni fa.

È quanto emerge da uno studio Usa condotto dalla General Society Survey, un’organizzazione che ha seguito l’umore degli americani dagli anni Settanta: dal 1972 ad oggi le donne felici sono sempre meno. I ricercatori della Wharton School, Betsey Stevenson e Justin Wolfers, hanno esaminato un campione di 1.500 persone di entrambi i sessi.

Due delle penne rosa più graffianti e apprezzate degli Stati Uniti hanno colto i dati della ricerca per avvalorare questa tesi. Secondo Arianna Huffington, fondatrice dell’omonimo sito web, e Maureen Dowd, opinionista del New York Times, le donne sono sempre più infelici perché non trovano riscontro alla fatica e all’impegno che investono per gestire e coordinare vita affettiva, lavoro e relax.

«Il malessere è comune a donne di tutto il mondo nonostante quattro decenni passati ad assicurare maggiori opportunità, maggiori conquiste, più grande influenza e più disponibilità finanziaria», ha commentato la Huffington.

La Dowd, invece, punta il dito contro l’invecchiamento e le aspettative altrui nei confronti dell’aspetto femminile, nonché su un’oggettiva differenza biologica fra uomo e donna: «In una società dominata dal look, alle donne sessantenni è richiesto di far di tutto per tornare ai vent’anni. Più affollate sono le nostre vite, meno attenzione riusciamo a dare a ogni dettaglio. Aggiungi il fatto che le donne sono ormonalmente più complicate e vulnerabili degli uomini: siamo più severe con noi stesse, prendiamo tutto più a cuore».

Avranno anche più scelte in campo professionale, ma la possibilità di sorridere alla vita diventa sempre meno rosa.

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