Vespa contro Lambretta, ritorna il “derby” del dopoguerra

Pubblicato il 9 Novembre 2011 - 14:11 OLTRE 6 MESI FA

Vespa e lambrettaRHO (MILANO) – La sfida fra Vespa e Lambretta, un “derby” che dura da 60 anni, animerà l’Eicma, il Salone del motociclo di scena nei padiglioni della Fiera milanese a Rho.

Per la Vespa è una conferma: di modello in modello la casa di Pontedera è diventata uno dei brand più noti al mondo. Ora presenta la “Quarantasei”, il prototipo del futuro che riparte dalla MP6 la prima vespa disegnata, appunto nel 1946, da Corradino d’Ascanio. Motore di ultima generazione, ridotti consumi e abbattimento delle emissioni gassose e sonore: un monocilindrico 125 cc (e 150 cc) 4 tempi, 3 valvole, raffreddato ad aria e alimentato con iniezione elettronica.

Quello della Lambretta invece è un gradito ritorno. A togliere la polvere da un marchio che stava per finire nel dimenticatoio è stato un gruppo di appassionati italiani, che hanno scelto come designer Alessandro Tartarini, figlio di Leopoldo che fondò l’Italjet. Il modello LN, 125 o 151 cc di cilindrata per 8,8 o 10,5 cavalli, ha la scocca in metallo e si ispira chiaramente alla serie Special degli Anni 60. Perfino nelle combinazioni cromatiche vintage bicolori in cui viene offerta dalla Lambretta Motolife Italia Spa.

La “rianimazione” della Lambretta, però, passa per una delocalizzazione della produzione nella più economica Asia. Ma l’importante è che questi marchi storici sopravvivano e prosperino, meglio se fabbricando in Italia, per non lasciare il dominio delle due ruote alla barbarie degli “scooteroni”.