Secondo alcuni scienziati i videogiochi sono molto efficaci per la memoria, l’attenzione, il pensiero e le capacità di ragionamento. Ci sono diversi modi per mantenere allenato il proprio cervello, dipende spesso dalla propria predisposizione o da una specifica passione. Quella per i videogiochi, per esempio, è utile anche per sviluppare diverse capacità, al di là del puro intrattenimento e del lato artistico.
Tutti sanno quanto sia importante mantenere il proprio corpo sano. L’esercizio fisico, infatti, aiuta non solo a mantenersi in forma ma contribuisce anche a migliorare la propria salute generale, anche quella mentale. Se allenare il proprio corpo può essere abbastanza intuitivo, attraverso l’esercizio fisico, la palestra e una dieta ben precisa, mantenere in allenamento la propria mente può risultare invece un po’ più complesso.
Sono diversi i modi per allenare la propria mente e quasi tutti si ricollegano alla sfera personale di ognuno, spesso alle proprie passioni. Quella per i videogiochi, per esempio, è troppo spesso demonizzata e relegata all’infantilismo. Un videogioco, invece, ha una sua valenza di intrattenimento anche artistico, che non ha nulla da invidiare ai più “canonici” libri o film. Nel disprezzo di chi non ne riconosce i valori, spesso si insinua una forma di ignoranza in materia altrettanto preoccupante, in un contesto storico in cui il videogioco, invece, sta attraversando il suo momento di massima popolarità.
L’utilizzo estremo ed eccessivo dei videogiochi può portare a una dipendenza, ma questo è un criterio applicabile a tante altre attività. Non dovrebbe far percepire il videogioco come il male assoluto oppure, la cronaca attuale ci assiste, come il capro espiatorio preferito da un certo tipo di propaganda.
Stando a un recente studio, i videogiochi sono molto efficaci per la memoria, l’attenzione, il pensiero e le capacità di ragionamento. Il professor Adrian Owen, neuroscienziato della Western University in Canada, ha condotto uno studio che esamina le correlazioni tra salute e stile di vita. Owen ha affermato: “Le persone che giocano frequentemente ai videogiochi, ovvero cinque o più ore alla settimana per un singolo tipo di gioco, hanno avuto prestazioni cognitive, in media, paragonabili alle persone che erano 14 anni più giovani di loro”.
Lo studio condotto dal professor Owen, e da altri membri dello Science Museum Group, ha coinvolto mille adulti di età compresa tra 18 e 87 anni. Sono state poste loro domande sulle condizioni di salute, sul livello di istruzione e sulla situazione occupazionale di ogni persona. I giocatori che hanno preso parte allo studio hanno citato un’ampia varietà di giochi come Minecraft, Grand Theft Auto e Mario Kart. Sembrava che chiunque giocasse frequentemente a questi giochi avesse avuto un miglioramento delle funzioni cognitive.
Owen ha affermato: “In genere, i videogiochi sono altamente coinvolgenti, spesso strategici e possono migliorare l’attenzione visiva, la velocità di elaborazione e le capacità di risoluzione dei problemi attraverso la pratica. Se si analizza il funzionamento dei videogiochi, possiamo notare che tutti mettono alla prova la coordinazione occhio-mano e molti mettono alla prova la memorizzazione e i tempi di reazione”.
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