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Villa il Vascello apre le porte ai visitatori il 22 e 23 marzo in occasione delle Giornate di Primavera del Fai

Villa il Vascello, sede nazionale del Grande Oriente d’Italia, luogo ricco di bellezza  e di memoria, inserita dal Fai nel 2021 tra i gioielli del patrimonio artistico e culturale italiano, parteciperà  il 22 e 23 marzo alle tradizionali Giornate di Primavera del Fondo ambiente italiano aprendo le porte al pubblico per raccontare la sua storia. E sull’onda del successo riscosso quattro anni fa dalla Casa del Goi che già  al suo debutto riuscì a conquistarsi lo scettro della location più visitata in assoluto  tra i tesori del patrimonio artistico del nostro paese, si prevede una forte affluenza di visitatori. Occorre quindi prenotarsi per tempo cliccando QUI

L’evento che il Fondo dedica alla Grande Bellezza italiana coinvolgerà in questa speciale 33esima edizione, che coincide con i 50 anni dalla sua nascita, 750 siti da nord a sud dell’Italia, 400 città, 30 regioni, 7500 volontari, 16 mila apprendisti Ciceroni, giovani studenti formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Saranno 210 i palazzi e le ville, 200 i luoghi di culto, 45 i borghi, 20 i castelli…e ancora: 30 dimore private, 23 beni in restauro, sei  luoghi dell’innovazione e della ricerca, 10 tra campanili e torri, 10 teatri, tre osservatori astronomici, quattro cimiteri monumentali, due orti botanici, tre centrali idroelettriche, quattro mulini, tre fari, due alberi monumentali, quattro stazioni ferroviarie, 10 passeggiate, un aeroporto, 35 aree verdi.

“La tutela e la promozione del patrimonio culturale italiano – ha ricordato il ministro della Cultura Alessandro Giuli, intervenuto alla conferenza di presentazione dell’iniziativa che si è tenuta l’11 marzo al Collegio Romano- affonda le proprie radici in una tradizione che dal mondo greco e romano è giunta integra fino a noi”. I padri costituenti vollero significare quanto chiunque debba sentirsi investito del dovere di salvaguardare ciò che i nostri avi hanno realizzato: paesaggi, monumenti, opere d’arte, documenti, tracce e testimonianze del passato sono parte integrante di noi, costituiscono la nostra essenza e consistono nella nostra italianità. Un patrimonio culturale immenso, la cui aura – grazie alle migliaia di volontari del Fai – rifulge ancora di più nelle giornate dell’Equinozio di Primavera quando il sole fa ingresso nella costellazione dell’Ariete e all’energia di questa nuova luce, si unisce quella di abbazie, palazzi,  castelli, tutto l’insieme del bello e del ben fatto italiano”.

Quella del Fai, ha tenuto a sottolineare nel suo intervento il presidente Marco Magnifico è una “manifestazione festosa, concreta e appassionante”, che quest’anno ha rimarcato “si carica di un significato e di una missione che va ben oltre quelli tradizionali”. “La recente e assai inquietante cronaca politica mondiale sembra affidare di nuovo e con vigore all’Europa e a noi tutti europei, una rinnovata, decisa e oserei dire militante consapevolezza della centralità di una cultura e di un sapere in senso lato, che affondano nella millenaria, nobile storia del vecchio continente e che ci appaiono sempre più essenziali e cruciali per garantire quei principi di giustizia, equità e fratellanza alla base di una sana democrazia e di una felice convivenza tra i popoli”.

Published by
Francesca Ripoli