Vino rosso o bianco, quale ha un impatto maggiore sul rischio di cancro
Vino rosso o bianco, quale ha un impatto maggiore sul rischio di cancro (blitzquotidiano.it)
Vino rosso o vino bianco: quale ha un impatto maggiore sulla salute? Un nuovo studio riaccende il dibattito, questa volta concentrandosi sul rischio di cancro. Una recente meta-analisi ha analizzato le differenze tra le due varianti, cercando di rispondere a una domanda cruciale: quale delle due è più dannosa per l’organismo?
Mentre è noto che il consumo di alcol, in generale, aumenti il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumori, il dibattito sul ruolo specifico del vino – e in particolare sulle differenze tra rosso e bianco – è ancora aperto. Alcuni studi suggeriscono che il vino rosso possa avere effetti protettivi grazie alla presenza di antiossidanti come il resveratrolo, mentre il vino bianco è stato recentemente associato a un aumento del rischio di alcuni tumori, in particolare della pelle e nelle donne.
La ricerca
Una meta-analisi condotta da un team di ricercatori della Brown University School of Public Health, della Warren Alpert Medical School e della Harvard Medical School ha analizzato 42 studi osservazionali per comprendere meglio il rapporto tra consumo di vino e rischio di cancro. La ricerca ha incluso sia studi caso-controllo che studi di coorte, cercando di determinare se esistano differenze significative tra il consumo di vino rosso e bianco in relazione allo sviluppo di tumori.
In un primo momento, i risultati non hanno evidenziato un’associazione diretta tra il consumo di vino, indipendentemente dal tipo, e un aumento generale del rischio di cancro. Tuttavia, quando sono stati presi in considerazione solo gli studi di coorte, il vino bianco è stato associato a un rischio maggiore di sviluppare alcuni tipi di tumori.
Il vino bianco e l’aumento del rischio di tumore
L’analisi ha evidenziato che il vino bianco è correlato a un incremento del rischio di cancro in alcune circostanze specifiche. In particolare, nelle donne, il consumo di vino bianco è stato associato a un aumento del rischio di tumori in generale. Inoltre, un dato particolarmente rilevante riguarda la correlazione tra vino bianco e tumore della pelle, con un aumento del rischio del 22%.
I ricercatori ipotizzano che questa correlazione possa essere influenzata da fattori demografici e comportamentali tra i consumatori di vino bianco e rosso. Tuttavia, anche dopo aver considerato altri fattori di rischio noti per il tumore della pelle, il vino bianco ha continuato a mostrare un’associazione significativa con questa patologia.
Il vino rosso ha effetti protettivi?
Il vino rosso ha effetti protettivi? (blitzquotidiano.it)
Molti consumatori considerano il vino rosso una scelta più salutare rispetto al vino bianco, principalmente per il contenuto di resveratrolo, un antiossidante presente nella buccia dell’uva rossa. Alcuni studi suggeriscono che il resveratrolo possa avere effetti protettivi contro il cancro e altre malattie, ma i risultati della meta-analisi non confermano in modo chiaro un beneficio significativo del vino rosso nel ridurre il rischio di tumori.
Un’ipotesi avanzata dai ricercatori è che il metabolismo rapido del resveratrolo nel corpo umano possa impedire che questo composto raggiunga concentrazioni sufficienti per avere un impatto protettivo significativo. Questo spiegherebbe perché il vino rosso non sembra ridurre il rischio di cancro nonostante la presenza di questo potente antiossidante.
La relazione tra consumo di vino e specifici tipi di cancro
La ricerca ha approfondito il legame tra il consumo di vino e alcuni tumori specifici, tra cui il cancro alla prostata, al seno, ai polmoni e alla pelle.
Uno degli aspetti più rilevanti dello studio riguarda il tumore della pelle, che ha mostrato una correlazione particolarmente forte con il consumo di vino bianco. Questo potrebbe essere dovuto alla presenza di composti acetaldeidici nel vino bianco, che potrebbero avere un impatto sulla pelle più marcato rispetto al vino rosso.
Per quanto riguarda il cancro al seno, sia il vino rosso che il vino bianco sono stati associati a un aumento del rischio, ma senza una differenza significativa tra i due. Questo suggerisce che il fattore determinante potrebbe essere l’alcol stesso piuttosto che il tipo di vino consumato.
Quanto conta la quantità di vino consumata?
Oltre al tipo di vino, anche la quantità consumata gioca un ruolo chiave nel determinare il rischio di sviluppare tumori. Secondo lo studio, ogni incremento di 10 grammi di etanolo proveniente dal vino rosso, equivalente a circa un bicchiere di vino al giorno, è stato associato a un aumento del 5% del rischio complessivo di cancro. Tuttavia, questa correlazione non è stata confermata negli studi di coorte, suggerendo che altri fattori potrebbero influenzare questi risultati.
Non è stata invece trovata una relazione chiara tra il consumo di vino bianco e un aumento graduale del rischio di cancro, anche se questo tipo di vino è stato associato a un rischio più alto in termini assoluti.
Limiti della ricerca e ulteriori approfondimenti necessari
Pur fornendo un’analisi approfondita, la meta-analisi presenta alcune limitazioni che meritano di essere considerate. Trattandosi di studi osservazionali, i dati non possono dimostrare un nesso di causalità diretto tra il consumo di vino e il rischio di cancro. Inoltre, molte delle ricerche incluse nello studio si basano su questionari auto-compilati sulla frequenza di consumo di vino, il che potrebbe introdurre errori di misurazione o di memoria nei partecipanti.
I ricercatori hanno anche sottolineato che la ricerca è stata condotta analizzando un numero limitato di database e che potrebbero esserci fattori non considerati che influenzano i risultati. Inoltre, per alcuni tipi di cancro, il numero di studi disponibili era ridotto, limitando la possibilità di trarre conclusioni definitive.
Il consumo di alcol e il rischio oncologico: un messaggio chiaro
Nonostante il dibattito sulle differenze tra vino rosso e bianco, un punto fondamentale emerge chiaramente: il consumo di alcol, in generale, aumenta il rischio di cancro.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e molte istituzioni sanitarie internazionali, non esiste una quantità di alcol sicura quando si tratta di prevenzione del cancro. L’alcol è un noto cancerogeno e il suo consumo regolare può contribuire allo sviluppo di diversi tipi di tumori, indipendentemente dal tipo di bevanda alcolica scelta.
Anche il dottor Brian Black, specialista in medicina osteopatica, ha sottolineato come questa ricerca sfidi la percezione popolare secondo cui il vino rosso sia un’opzione più salutare rispetto al bianco. Tuttavia, la principale limitazione dell’analisi è la sua focalizzazione esclusiva sul vino, senza considerare il consumo totale di alcol e il suo impatto complessivo sulla salute.