Le giornate di martedì e mercoledì sono quelle in cui gli aerei in Europa tendono a volare più vuoti, con il mercoledì che registra il minor numero di passeggeri. Per la prima volta, un’analisi approfondita permette di rivelare come variano le prenotazioni e gli imbarchi dei viaggiatori su base giornaliera, fornendo un quadro chiaro di come si muovono milioni di persone in Europa. I dati provengono da documenti interni di diverse compagnie aeree, sia tradizionali che low cost, e sono stati incrociati con informazioni provenienti da alcuni aeroporti italiani.
Uno dei dati più importanti nel settore dell’aviazione è il “load factor“, ovvero la percentuale dei posti a sedere che una compagnia riesce a vendere su ogni singolo volo. Questo indice non solo influisce sui profitti delle compagnie, ma determina anche il prezzo dei biglietti. Più un aereo è vuoto vicino alla data di partenza, più la tariffa si abbassa per attirare passeggeri e cercare di riempire il volo. Secondo la IATA (Associazione Internazionale del Trasporto Aereo), nei primi sette mesi del 2023 il tasso di riempimento medio in Europa è stato dell’83,5%, indicando che una grande percentuale dei voli opera spesso a pieno carico.
Nonostante l’elevato riempimento medio, ci sono alcune tratte in Europa che, per vari motivi come basse frequenze o periodi di bassa domanda, non riescono a riempire tutti i posti disponibili. L’analisi della settimana dal 7 al 13 ottobre 2024, fornita dalla piattaforma specializzata Cirium, mostra come i voli intra-europei variano nel corso della settimana. Lunedì e venerdì sono i giorni con il maggior numero di voli programmati (oltre 12.000 partenze), mentre sabato, martedì e mercoledì registrano il minor numero di voli.
Mentre le compagnie aeree tradizionali mostrano un calo marcato delle operazioni il sabato, le low cost mantengono una differenza minima tra i giorni meno affollati, come martedì e mercoledì. La curva dei voli riprende domenica, quando molte persone tornano a casa o si spostano per motivi di lavoro o studio.
I dati interni delle compagnie aeree confermano che martedì e mercoledì sono giorni difficili per riempire gli aerei, anche se ci sono meno voli programmati. Il tasso di riempimento medio delle compagnie tradizionali scende al 79% il martedì e al 78% il mercoledì. Le compagnie low cost, invece, mostrano load factor più elevati, con l’89% e l’87%, ma comunque inferiori rispetto ai picchi di lunedì e venerdì, quando il riempimento raggiunge il 94%.
Il “load factor” ha un impatto diretto sui prezzi dei voli. Analizzando il periodo dal 30 settembre al 6 ottobre, le tratte italiane Nord-Sud mostrano che il prezzo dei biglietti raggiunge il minimo il martedì e il mercoledì, mentre i giorni più costosi sono lunedì e venerdì. Tuttavia, fattori specifici come eventi sportivi o musicali possono influenzare i prezzi in modo significativo.
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