Vuoi lavorare? Curriculum serve a poco, meglio le conoscenze personali

Pubblicato il 26 Dicembre 2011 - 12:15 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Le imprese per assumere preferiscono affidarsi a conoscenze personali piuttosto che a curriculum, societa’ di lavoro interinale o centri per l’impiego. E’ quanto emerge dall’ultima indagine Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro, che rileva come nel 2010 oltre sei imprese su dieci per la selezione del personale abbiano fatto ricorso al cosiddetto canale informale, ”conoscenza diretta in primo luogo e segnalazioni personali”, attraverso conoscenti o fornitori.

Soprattutto, fa notare l’indagine Excelsior, rispetto all’anno precedente l’utilizzo del canale informale ha registrato un forte aumento, passando al 61,1% dal 49,7% del 2009. ”Il clima economico ancora incerto spinge evidentemente le imprese alla massima cautela nella selezione di nuovi candidati: la conoscenza diretta, magari avvenuta nell’ambito di un precedente periodo di lavoro o di stage, e il rapporto di fiducia da essa scaturito diventano quindi premianti ai fini dell’assunzione”, spiega il rapporto.

Nel 2010 e’ anche cresciuto il ricorso da parte delle imprese a strumenti interni, ovvero alle banche dati costruite dalle stesse aziende sulla base dei curriculum raccolti nel tempo (al 24,6% dal 21,5%), ma la quota resta limitata a poco piu’ di due imprese su dieci. Perdono invece terreno le modalita’ di reclutamento ”tradizionali” (annunci su quotidiani e riviste specializzate), preferite solo nel 2,3% dei casi. Sono pochissime e in diminuzione anche le aziende che utilizzano intermediatori istituzionali, come societa’ di lavoro interinale, di selezione (5,7%) e quelle che si affidano a operatori istituzionali, ovvero ai centri per l’impiego (2,9%).

Ma se si guarda alla dimensione d’impresa il quadro cambia, dopo i 50 dipendenti le aziende iniziano a fare piu’ affidamento sulle loro banche dati interne, a basarsi sulla ”carta”, ovvero sui curriculum. Ecco che, quindi, al crescere della dimensione d’impresa il rapporto diretto del candidato con il datore di lavoro o tramite conoscenti perde importanza. Basti pensare che nelle realta’ con piu’ di 500 dipendenti il ricorso al canale informale scende al 10,2%, mentre l’utilizzo di strumenti interni sale al 48,9%.