ROMA – Redditometro, utile contro l’evasione o strumento da stato di polizia fiscale? Il Redditometro, strumento dell’Agenzia delle Entrate contro l’evasione si applicherà a partire da marzo 2013 per i guadagni dichiarati dai contribuenti nel 2010.
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Il Redditometro monitorerà oltre 100 voci di spesa e metterà a confronto le uscite e le entrate dell’anno. L’allarme, la spia rossa, suonerà solo quando gli scollamenti tra quanto dichiarato e quanto speso supereranno il 20%.
Piero Ostellino, editorialista de Il Corriere della Sera, domenica 6 gennaio 2013 ha così criticato il redditometro: “L’italiano che paga le tasse dovrà cambiare le mutande solo una volta al mese per non incorrere nel sospetto di evasione?”.
Editoriale a cui è seguita la risposta di Attilio Befera con una lettera inviata martedì 8 gennaio sempre a Il Corriere della Sera: “Il redditometro parte dall’assunto di senso comune che a una determinata spesa sostenuta deve poter corrispondere una fonte di guadagno”.
Blitz quotidiano vi chiede: Redditometro, utile contro l’evasione o strumento da stato di polizia fiscale?
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