ROMA – Il caso di Francesca Barracciu, candidata del Pd alle regionali in Sardegna scelta dalle primarie e costretta a ritirarsi perché indagata per 33 mila euro di rimborsi chilometrici, ripropone un tema centrale nella politica italiana, a ventidue anni dall’inchiesta di Mani Pulite:
può un avviso di garanzia contare di più della volontà degli elettori?
Si riesce ancora a distinguere fra un indagato e un condannato?
Essere indagati significa essere incandidabili?
Dite la vostra rispondendo al sondaggio di Blitz
[SURVEYS 269]