Targa e assicurazione obbligatoria per le bici, i lettori contro l’articolo di Blitz

Pubblicato il 14 Ottobre 2012 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA
(LaPresse)

ROMA – I lettori di Blitz contro l’articolo pubblicato domenica 14 ottobre da Sergio Carli in cui viene proposto di estendere l’obbligo di assicurazione e di patente anche ai ciclisti. L’articolo “Bicilette: ci vuole targa e assicurazione obbligatoria”, su Facebook ha infatti scatenato un putiferio.

In molti scrivono accusando l’opinionista di Blitz che assicurazione obbligatoria vuol dire nuovi soldi che il cittadino ciclista dovrebbe spendere. Sono ben pochi invece quelli che approvano, almeno in parte un articolo che Ciro Di Palma da Napoli si spinge a definire “palesemente provocatorio”. Ecco una sintesi dei tantissimi commenti arrivati:

Marco Risi:

“Naturalmente la targa porta con sé l’assicurazione obbligatoria, che porta con sé il fatto che ci siano altri soldi da pagare. Come se tutte le tasse e balzelli che si sono inventati fino ad ora non bastassero. Come ci regoliamo coi tricicli? Dove si mette la targa su una mountain bike? A quando anche la targa e l’assicurazione per i pedoni? Perché capisco che se uno causa un incidente con la bici è difficile da identificare, ma a questo punto anche uno che dà un ceffone a un passante e poi scappa di corsa è ugualmente “impunito”. L’autore dell’articolo, in che mondo vive? Non lo sa che ogni giorno si vedono auto senza la targa anteriore, per motivi estetici o per non farsi “immortalare” ai varchi ZTL? Non lo sa che ci sono in giro scippatori che continuano imperterriti a “operare” su cinquantini truccati e senza targa? Povero ingenuo, per non dire di peggio. Io, comunque, vado in bici “come se avessi la targa”, nel senso che rispetto ogni regola del codice stradale e, pensa un po’, conduco la bicicletta a mano se attraverso la strada sulle strisce pedonali o se percorro una via in senso vietato. Ho luci anteriori e posteriori, catarifrangenti su pedali e ruote e anche il campanello…..”

Sulla  stessa linea Gabri Simi e  Luisa Codeluppi Lu:

“Non sanno più dove prendere i soldi e allora ecco cosa accade…assurdità, secondo me sono i costruttori di automobili, visto che alla gente ormai per risparmiare sulla benzina è costretta ad andare in bici”.

“Ma siamo in un paese RIDICOLOOO! perchè dobbiamo sopportare e subire che il grottesco da noi sia normale????”

Simona Venus Effe puntualizza e rilancia:

“Alla fine è SOLO un articolo. Avete presente quante bici ci siano e CHI le abbia? Tutti gli extracomunitari che girano in bici che vanno ad assicurarla…sì, vabbè…togliamo anche la libertà a chi non inquina e non crea traffico, vedrete che risposta ci sarà! Nel folle caso che volessero davvero targare le bici ci sarà una rivolta. Ci DOVRA’ essere una rivolta. Io mi preparo :)”.

Un po’ più pacata la posizione di Alberto Capece Minutolo:

“Debbo complimentarmi per chi considera le bici un pericolo pubblico e invoca misure draconaniane, naturalmente foriere di nuove tassazioni. Certo altrove si fanno le piste ciclabili, ma da noi nemmeno ci si pensa e si punta il dito sull’ignobile ciclista. Vorrei poter calcolare quanta Co2 abbiamo immesso nell’atmosfera per rendere possibile la fruizione la scrittura e la fruizione di queste sciocchezze”.

Marina Tanzi specifica:

“Sempre guerra ai poveri”. 

Vagamente d’accordo sono invece Rita Marotta e Flaviano Rich:

“Io sarei d’accordo a regolamentare anche l’uso della bicicletta su strada…..innanzitutto i ciclisti dovrebbero portare caschetto e salvaginocchia e gomiti ….come è in uso in altri paesi europei…..poi non guasterebbe una targa ed una piccola polizza assicurativa tipo rcb…..sono molti i ciclisti indisciplinati che credono di usare la strada a proprio piacimento…causando incidenti……sono l’incubo degli automobilisti….su strade strette spesso i gruppetti di ciclisti occupano tutta la carreggiata ed è estremamente pericoloso poterli sorpassare….quando marciano in fila x 2……non si spostano in fila indiana…..io vivo nel territorio della romagna….dove le bici sono alquanto molto presenti ovunque…..ora è di moda scendere per i sentieri di montagna con la mountain bike……ed anche qui….se vai su per i sentieri….devi stare attento….a non essere travolto da una bike…….!!!!!. Io la chiamerei, se passa un’idea del genere, la solita rapina all’italiana. Il motivo è sempice, basterebbe che Polizia, Vigili e tutte le forze dell’ordine facessero semplicemente le multe e basta. Invece, come vedo dove abito io, si voltano dall’altra parte e fine li. E’ ora di finirla che per un gruppo di deficenti insensibili al Codice della strada, come solito poi pagheranno tutti”.

“Servirebbe anche, visto esistono multe per le infrazioni anche dei ciclisti, che vengano applicate …. ma si sà la cultura dell’italiano e quella chissenefrega. Sull’uso della mountainbike, purtroppo troppa gente gira ancora pensando di essere chissà chi, mentre dimentica che ad ogni curva ci può essere una persona che viene in senso contrario. Ma per pensare ci vuole cervello …. cosa che troppo spesso scarseggia”.

La lettrice di Blitz Antonella Caneva aggiunge al dibattito un lunghissimo post:

“Ma vi prego, non diciamo bestialità assurde, che non stanno nè in cielo , nè in terra! Un ciclista ti fa cadere???? Si certo, ti fa cadere, (qui si tirano giustamente in ballo gli anziani a mò di comodo solito), manco fossero tutti instabili, malconci e non in grado di deambulare correttamente. (A sto punto, se fossi un’anziano, potrei anche iniziare ad offendermi), perché ancora non mi pare di aver sentito di una quantità imprecisata ed inestimabile, di anziani morti , in quanto travolti da orde di ciclisti impazziti, (neanche poi, corressero tutti a 50km/h).

Quindi…dopo tutto sto articolone, ma di che bici e ciclisti si sta parlando? In pista ciclabile ci sono, normalissime bici graziella, anziani, bambini e quant’altro, dotati di bici e soprattutto gambe, che al max portano ad una velocità media di 20 km/h, quando la giornata è senza vento e di quelle giuste in cui ti senti il Fausto Coppi di turno! Qualche mountbike ecc…ecc…nulla per cui vai a far rischiare la vita a qualcuno….”

Infine, c’è anche chi dice che qualche norma servirebbe. Si tratta dei post di Monica Lozier e  Claudio Marrocu:

“Va be vogliono spillare altri soldi?io farei si pagare l’assicurazione ma in base al potenziale di rischio.diciamo 10.00 € all’anno”.

 “Un buon corso obbligatorio per i ciclisti ci vorrebbe. Qui da noi non hanno più rispetto per nessuno: marciapiedi invasi dalle biciclette che fanno gimkane tra i pedoni, ciclisti che corrono in mezzo alla strada, ecc…”

 “Si hai perfettamente ragione, sono abbastanza indisciplinati ed un corso di educazione stradale non guasterebbe”.