Giro delle Fiandre. L’olandese Van der Poel ha beffato in volata il mattatore Pogacar. Un milione di tifosi sule strade belghe

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 3 Aprile 2022 - 19:14 OLTRE 6 MESI FA
Ciclismo, Giro delle Fiandre, l’olandese Van der Poel ha beffato in volata il mattatore Pogacar

Ciclismo, Giro delle Fiandre, l’olandese Van der Poel ha beffato in volata il mattatore Pogacar

Ciclismo, Giro delle Fiandre, capolavoro dell’olandese Mathieu Van der Poel, 27 anni, alfiere della squadra belga Alpecin-Fenix.

Ha vinto in volata, con astuzia e mestiere, il Giro delle Fiandre dominando la  gara con saggezza tattica. A 17 km dal traguardo, dopo 255 km, ha aperto il gas ed ha lasciato tutti, in compagnia del fenomeno Tadej Pogacar, lo sloveno di 22 anni che ha già vinto due Tour de France.

I due sono andati di comune accordo fino ai mille metri dalla linea d’arrivo. E qui hanno cominciato a studiarsi, rallentando e sciupando il vantaggio (di 30”!). In tal modo si sono fatti raggiungere dal terzetto che inseguiva, hanno insistito ugualmente nella stucchevole melina. Ai 300 metri si sono decisi a sprintare.

Van der Poel è partito come un tappo di champagne; Pogacar ha perso l’attimo buono

Quando ha deciso di ingobbirsi nella volata (sotto la pioggia) è stato chiuso alle transenne da Van Baarle e Madouas. Una beffa atroce. Lo sloveno, mattatore e protagonista fantastico negli ultimi 55 km, ha perso tutto: corsa e podio. È finito quarto ,nel dispetto e nel furore. Mai visto un Pogacar così nero, livoroso.

CICLISMO, DOPPIETTA OLANDESE

Primo Van der Poel, secondo Van Baarle. E terzo il francese Madouas. Euforico il vincitore: “È incredibile. Ho lavorato così tanto per questo . E pensare che potevo non esserci”.  Ha lavorato per fare il bis  del 2020. Ha vinto entusiasmando, coronando al meglio il duello epico con Pogacar. Quinto Kung, sesto Teuns, settimo Wright. Luca Mozzato,25esimo, è stato il migliore degli italiani.

TAPPONE DI MURI E PAVÉ. PUBBLICO IN DELIRIO

Una tappa dura e temuta. Un tracciato per ruote forti. Un milione di tifosi ai lati delle strade. Una grande festa di popolo. Un totale di 272,5 km da Anversa ad Oudenaarde (Fiandre orientali) con 18 muri e 15 km di impietoso pave’.

Le danze vere e proprie sono cominciate ,dopo una prima metà di percorso sostanzialmente tranquillo (salvo una caduta in gruppo ai -80 km) con il primo passaggio sullo storico muro del Vecchio Kwaremont (2.200 metri e punte del 11,6%).Ai meno 55 km. Pogacar con una accelerazione spettacolare esce dal gruppo e comincia la selezione. Si formano quattro gruppi. La corsa si accende.

Dieci km più avanti i corridori hanno affrontato il Kortekeer (1.000 metri con un picco del 17%. Ma le asperità  maggiori sono arrivate al km 196 (Berg Ten Haute, 1.100 metri con una pendenza massima del 21%) e nel sotto finale a 13 km dal traguardo col Paterberg ( solo 360 metri con picco  del 21,3%, micidiale dopo aver fatto 252 km e 17 muri).

A queste difficoltà oggettive va aggiunta l’inquietudine generale legata all’eccesso di malanni che ha decimato le squadre per colpa del Covid, influenze, bronchiti, patologie cardiache. Tra costoro una intera squadra (Israel-Premier Tech), Sagan e Van Aert (favorito n.1).

ALBO D’ORO

In oltre 100 edizioni tutti i grandi campioni hanno lasciato la loro firma come Louison Bobet, Rik Van Looy, Eddy Merckx, Bugno nel 1994, Tom Boonen, Fabian Cancellara, Sagan. Indimenticabili le tre vittorie consecutive di Fiorenzo Magni (1949-50-51) ; l’ultimo vincitore azzurro è stato Aberto Bettiol (2019), dodici anni dopo Ballan.

CALENDARIO DEL CICLISMO

Ancora tre Monumenti d’aprile: Roubaix (17),Freccia Vallone (20), Liegi (24). Quindi il Giro di Romandia (26 aprile-1 maggio) e poi il Giro d’Italia (6-29 maggio ).