Lo statunitense Neilson Powless, 28 anni, alfiere del team EF Education-EasyPoost (quartier generale in Colorado) ha vinto in solitaria la Gran Piemonte, classica d’autunno. Vittoria alla Pogacar. Impresa sulla carta folle, ai limiti dell’impossibile. Partito a 40 km. dal traguardo in perfetta solitudine, probabilmente sottovalutato, ha resistito a un drappello di inseguitori mantenendo un margine risicato ma sufficiente. Contro ogni pronostico l’americano ha coronato il suo sogno, primo al traguardo con soli 7” sui “ predatori”. È il primo statunitense a vincere la Gran Piemonte . Trionfo più che meritato .
Gran Piemonte, edizione n.108. Ghiotto e storico antipasto del Giro di Lombardia, in programma sabato prossimo. Dunque a 48 ore dalla “Classica dellle Foglie Morte”, cioè la quinta e ultima Monumento della stagione ciclistica (Bergamo-Como, 252 km, 4.700 metri di dislivello), la corsa piemontese ha polarizzato il.mondo delle due ruote. Ne è uscita una gara di qualità e quantità.
Al via 156 corridori di 23 squadre tra cui il tricolore Bettiol, i nostri big (Ciccone,Ulissi, Trentin, Pippo Ganna, Caruso) e i big stranieri come Bardet, Groves,Pidcock, Aramburu. Assenti Pogacar e Evenepoel già concentrati sulla sfida di sabato 12. Prestigioso l’albo d’oro con Bartali, Gimondi , Merckx, Francesco Moser, Gianni Bugno.
Tracciato in due sezioni: la prima pianeggiante di 85 km, la seconda con diverse salite. Tappa di 182 km, da Valdengo (Biella) a Borgomanero (Novara). Partenza alle 12.29, quattro subito al comando, prima ora alla media dei 50 km/h. In evidenza Colnaghi. Il vantaggio dei fuggitivi raggiunge i 5 minuti. A 70 km dal traguardo, all’inizio del Passo della Colma (942 m.), la musica cambia, il gruppo spinge in salita, lo svantaggio precipita sotto i 3’, comincia la selezione.
Ai -60 lo svantaggio è di un solo minuto. Strade bagnate. Si ritira Pippo Ganna, visibilmente sofferente.Ai -45 allungano in tre braccati da 18 corridori tra cui Ciccone, Rota,Mohoric,Pidcock, Aramburu, Powless, Zimmerman. Strade finalmente asciutte. Ai – 43km resta solo al comando lo statunitense Jack Powless che procede con buona gamba e tanto coraggio. Ultimi 20 km, si scatena la bagarre.
Ai -15 km dal traguardo Powelss insiste nella fuga solitaria con un margine di 30”. L’anello conclusivo inizia ai-11. Suona la campana. Neilson non molla ma sull’ultimo strappo perde quasi tutto il suo tesoretto ma resiste con straordinaria caparbietà e ritrova la vittoria personale dopo 20 mesi di passione. Taglia il traguardo a braccia alzate. L’impresa è riuscita. E ai microfoni, prima del podio, affida tutta la sua felicità. E la quinta vittoria in carriera ma certamente è la più prestigiosa.
1. Powless in 3h57’36”. A 7” gli inseguitori: 2. Strong 3. Aramburu 4. Magli 5.Meirisse 6. Johannesen 7. Tesfatsion 8. Busatto 9. Zambanini 10. Mohoric.
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