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L’Africa sul podio nella maratona di New York. In gara oltre 2mila italiani

C’erano anche 2.368 italiani tra i 50 mila che domenica 5 novembre hanno partecipato alla Maratona di New York,  la corsa più affascinante del mondo. E c’è stato anche un po’ di azzurro nella top 10 maschile nel finale tutto africano: merito del 28enne milanese (di origini marocchine) Iliass Aouani, un mezzofondista tesserato per una squadra parmigiana , l’Atletica Casone Novceto (139 atleti). Aouami, in Italia con la famiglia a due anni, ha trovato anche il tempo per laurearsi in ingegneria civile. Al traguardo di Central Park, il grande cuore verde di Manhattan, è arrivato settimo, terzo tra gli europei.

Record di partecipazione azzurra alla Maratona di New York

Alla Classicissima di New York gli atleti italiani sono tradizionalmente legati e il numero di partecipanti cresce ogni anno. Quest’anno la cifra ha superato di 144 unità quella del 2022. Il fascino della Maratona d’oltreoceano da sempre seduce gli azzurri. Il vicentino Gelindo Bordin, oro olimpico a Seul (1988), ha vinto la maratona di Boston, la più antica del mondo (1990); l’emiliano Stefano Baldini, campione olimpico di maratona a Atene 2004, a New York ha centrato un quarto posto nel 2007, un sesto l’anno prima.

L’Africa sul podio della Grande Mela

Quest’anno ha dominato l’Africa, sia in campo maschile che femminile. Due podi africani. Pronostici rispettati. La Maratona uomini è stata vinta dall’etiope Tamirat Tola, campione del mondo l’anno scorso in Oregon, primo in 2 ore 04’58”; alle sue spalle il keniano Korir e il connazionale Kitata. Tola ha migliorato di 8” il tempo ottenuto dal keniano Geoffrey Mutai 12 anni fa, nel 2011. Prestazione di prestigio considerando i continui saliscendi e le numerose curve del tracciato.

Tra le donne, nell’ambito di un cast di prim’ordine, hanno dominato le ragazze del Kenia: 5 nei primi 5 posti. Su tutte Hellen Obiri che negli ultimi 500m. ha trovato le energie per una superba progressione che le ha dato una vittoria limpida. Classico il percorso. Partenza all’ombra del ponte Verrazzano ( scena super affascinante) e arrivo a Central Park dopo un percorso che ha attraversato tutti e 5 i distretti di New York. Notevoli le misure di sicurezza rafforzate dopo l’escalation della guerra tra Hamas e Israele, con migliaia di agenti a presidiare la Grande Mela. È andato tutto bene.

FIlippo Limoncelli

Romano, papà e giornalista dal 2015, scrivere di calcio è stata la mia vera e prima passione. Parallelamente, le mie altre grandi passioni, sono la musica e viaggiare. Tuttavia, credo fermamente che la pigrizia abbia il suo valore.

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