Agrigento, bufera su presidente Akragas per dedica a mafioso. Sindaco “sconcertato”

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Gioacchino Sferrazza, il presidente dell'Akragas

Gioacchino Sferrazza finisce nella bufera. Le dichiarazioni del presidente dell’Akragas, squadra siciliana del campionato d’eccellenza, hanno suscitato clamore tra le autorità agrigentine. Sferrazza, che aveva dedicato la vittoria della sua squadra ad un presunto boss di Cosa Nostra, ha corretto il tiro, dicendo di aver dedicato il risultato «non al boss ma all’amico» Nicola Ribisi.

Senza entrare «nel merito se sia colpevole o innocente», il dirigente siciliano ha voluto puntualizzare che «fino a quando non ci si sarà una condanna Nicola per me resta un amico che fino a dieci giorni fa era con noi sempre allo stadio». Il presidente dell’Akragas ha poi sottolineato che la dedica «mi è stata chiesta da tutta la società, compresi giocatori e tecnici».

«Sconcertato» da queste parole il sindaco di Agrigento, Marco Zambutto. Il primo cittadino ha preso le distanze a nome dell’intera città, che «non si riconosce in quanto affermato dal presidente dell’Akragas». Ribadendo il pieno appoggio alle «autorità che si battono per estirpare dal nostro territorio la criminalità mafiosa», Zambutto ha ricordato che «quando si assume un ruolo di particolare evidenza occorre avere la responsabilità di capire quello che si dichiara».

«Senza parole» anche il questore di Agrigento, Girolamo Di Fazio, che non esclude l’apertura di un’inchiesta da parte della procura. Secondo Di Fazio «i sentimenti che animano lo sport in generale e il calcio in particolare sono stati praticamente cancellati con un netto colpo di spugna» che, spiega, «ci fa tornare indietro di 40 anni».

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