Al via mercoledì a Parigi con la cerimonia di apertura i Giochi Paralimpici estivi (28 agosto-8 settembre). Seguiranno 11 giorni di gare con 4.400 atleti impegnati allo Stade de France, al Grand Palais, al Castello di Versailles, al Roland Garros e in altre 14 sedi. Ben 549 gli eventi sportivi, 22 gli sport,185 i Comitati Paralimpici nazionali presenti.
Cifre importanti che danno la misura di una manifestazione che rientra ormai tra i più grandi eventi sportivi del mondo. Non a caso a ogni edizione suscitano un interesse sempre maggiore da parte del pubblico. Perché i Giochi Paralimpici sono molto di più di un semplice evento sportivo benché di ampia portata; offrono una opportunità unica per concentrare l’attenzione del mondo sullo sport e la disabilità, ispirare gli individui, apportare cambiamenti sociali, promuove opportunità professionali e sportive inclusive per le persone con disabilità.
I primi sport in calendario
Le prime gare iniziano giovedì 29 con le seguenti discipline sportive. Parabadminton (ore 8.30), Golball, Sitting volley, nuoto, ciclismo su strada, Paratakwondo/Parajudo, Tennistavolo, Basket e Scherma in carrozzina, Boccia. Si va avanti sino a sera inoltrata. Massima copertura televisiva su Rai2 e in streaming su RaiPlay. In alternativa è possibile guardare le gare live sul canale YouTube di Paralympic Games.
A Parigi 141 azzurri
La spedizione italiana conta 141 atleti (70 uomini, 71 donne), con un incremento di 26 unità rispetto all’ultima edizione a Tokyo. È la spedizione più numerosa di sempre e gareggerà in 17 discipline. La farà da padrone, in termini numerici, il nuoto con 28 atleti. A Tokyo il nuoto azzurro ha conquistato ben 39 podi (11 ori, 16 argenti,12 bronzi). Mattatore Stefano Raimondi, oggi 26 enne, veronese di Soave, finito sette volte sul podio.
Quest’anno grandi speranze sono riposte nella livornese Ambra Sabatini, 22 anni, regina della velocità (100 e 200), portabandiera dell’Italia assieme all’handbiker Luca Mazzone, classe 1971, pugliese di Terlizzi (Bari). E naturalmente grandi speranze sono riposte nella veneziana Bebe Vio, campionessa Paralimpica mondiale ed europea (in carica) di fioretto individuale paralimpico.
Guiderà il team di scherma. Colpita da una meningite all’età di 11 anni, ha dovuto subire l’amputazione degli arti. Fenomeno della scherma da tempo è diventata testimonial in molti programmi televisivi per diffondere la conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport paralimpico in generale. È tifosa della Roma ed ha un palmares ricco di ori conquistati a Rio e Tokyo. Bebe è già una leggenda.