Al via a Coverciano la Nazionale di Spalletti. Ci sono gli appuntamenti di settembre della Nations League: venerdì 6 a Parigi contro la Francia, lunedì 9 a Budapest contro Israele. Sei partite in tre mesi. Il momento azzurro è delicatissimo ed il Ct ha poco tempo a disposizione. Dopo il flop agli Europei di Germania, reduci da due Mondiali visti in tv (con addosso l’incubo di un terzo che non si può fallire) Big Luciano riparte da una piccola rivoluzione. Sì, ha cambiato. Ma non troppo. Tra indisponibili come Scamacca, i “fuori rosa” come Chiesa, il “fuori età” Darmian e i “bocciati” come Cristante e Jorginho, a Spalletti è rimasto ben poco da scegliere. La serie A non aiuta (troppi stranieri, snobbati i giovani) tanto che il Ct è andato a sondare addirittura la seconda divisione inglese dove al massimo ha trovato una aletta 19enne (Koleosho) e nulla più.
L’Italia è in un girone di ferro con Francia, Belgio e l’indecifrabile Israele. I primi due posti assicurano i quarti di finale, con il quarto si retrocede in serie B mentre il terzo posto obbliga ai playout appunto per non retrocedere. Spalletti, da solo un anno al timone degli azzurri (14 partite, 7 vittorie, 3 sconfitte, media punti 1,76) ha in agenda 2 impegni gravosi: oltre alla Nations League ci sono le qualificazioni ai Mondiali 2026. L’intenzione del tecnico è di impostare una difesa a 3 e inventarsi un attacco orfano di Scamacca, Chiesa e Zaniolo. Ha deciso di ripartire con Tonali, Ricci e 5 difensori centrali. Ma il quartetto degli attaccanti convocati, sulla carta almeno, difficilmente risolverà il problema di un attacco anemico. Big Luciano, 65 anni, punta molto sulle facce nuove come Kean, come Ricci ( escluso dalla Germania all’ultimo), Udogie (dopo un lungo infortunio) e Tonali che domenica scorsa ha giocato nel finale dì Newcastle – Tottenham, mostrando una discreta condizione. Ha poi convocato la mezzala – trequartista- Brescianini ma ha dovuto rinunciare a Barella (infortunato) e il lungo degente Scalvini. Per di più è in dubbio Bastoni che accusa un risentimento muscolare. Peccato perché l’interista, con Calafiori e Donnarumma, è stato uno dei pochi in Germania ad andare oltre la sufficienza.
PORTIERI – Donnarumma, Vicariò, Meret;
DIFENSORI CENTRALI – Di Lorenzo, Gatti, Buongiorno, Bastoni, Calafiori, Okoli;
ESTERNI – Cambiaso, Bellanova, Dimarco, Udogie;
CENTROCAMPISTI – Tonali, Ricci, Fagioli, Pellegrini, Frattesi, Brescianini;
ATTACCANTI – Retegui, Raspadori, Zaccagni, Kean.
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