Al via martedì 17 le Coppe Europee. Tre grandi competizioni calcistiche (Champions, Europa League, Conference), formato nuovo, un centinaio di club ai nastri di partenza, maratone televisive, milioni di telespettatori e di premi. Ben 8 le squadre italiane (distribuite nelle tre manifestazioni); mai così tante.
Il torneo principale vede subito impegnate Juventus (18.45) e Milan (21.00). Il giorno dopo, mercoledì 18, scendono in campo le altre tre squadre italiane: Bologna (18.45), Inter e Atalanta (21.00). La prossima settimana (25-26 settembre) comincia l’Europa League che è una sorta di copia e incolla della Champions. Presenti Roma e Lazio. Infine apre il sipario la Conference League (3 ottobre), l’ultima nata in casa Uefa, la terza per prestigio; vi partecipa la Fiorentina. Ecco le tre competizioni.
Formula avvincente: 4 squadre in più, classifica unica, subito big match. Prime 8 agli ottavi col tabellone, 16 ai playoff, ultime 12 fuori del tutto. Finale da 150 milioni di premi a Monaco di Baviera il 31 maggio. Martedì la Juventus debutta in casa con gli olandesi del PSV Eindhoven che schierano un trio d’attacco formidabile: Bakayoko, De Jong, Lang. Il Milan affronta in casa il Liverpool, partito molto bene in Premier, allenato dall’olandese Slot, il sostituto di Jurgen Klopp che negli ultimi 9 anni ha saputo restituire i Reds alla nobiltà del calcio, soprattutto in Champions ( una vittoria e due finali perse). Giovedì debutta l’Atalanta contro l’Arsenal allenato dallo spagnolo Arteta. Da temere Saka e Martinelli.
La nuova Europa League ricalca esattamente per formula e numeri la Champions riformata. Quindi 36 finaliste, gruppo unico, 8 partite di sola andata (4 in casa e 4 in trasferta) classifica unica con le prime 8 che vanno in diretta dagli ottavi. La Roma, giovedì 26 settembre affronterà l’Atletico Bilbao (ore 21), la Lazio andrà in trasferta mercoledì 25 settembre per affrontare la Dinamo Kiev. L’ultima edizione è stata vinta dalla Atalanta. Finale il 21 maggio a Bilbao (Spagna).
La terza competizione adotta la stessa formula delle 2 Coppe maggiori con l’unica differenza che le 36 finaliste, sempre in un unico gruppo, giocano soltanto 6 partite di sola andata (3 in casa e 3 fuori). Anche la classifica è unica e le prime 8 vanno direttamente agli ottavi. Presente la Fiorentina che quest’anno ha registrato addii dolorosi e arrivi intriganti. L’allenatore Palladino ha ottenuto una punta (Kean), due fantasisti da gol e assist (Gudmundsson, Colpani), un centrale difensivo (Pongracic) e un esterno a tutto campo (Gosens). Finale il 28 maggio a Breslavia (Polonia).