Carlos Alcaraz ha vinto il torneo di Pechino. Ha battuto in una finale-romanzo di 3h20‘ un gigantesco Sinner. Jannik ha vinto il primo set 7-6, dopo 1h10’ di battaglia furiosa. Poi ha ceduto gli ultimi due set (4-6, 7-6) in un duello epico. Entrambi avrebbero meritato di vincere. Ma ha prevalso lo spagnolo in un incredibile tie break: Carlos era sotto 3-0, era praticamente alle corde; poi ha infilato 7 punti di seguito ribaltando set e partita. È stato un duello punto su punto, una partita di rara intensità e qualità. Una partita fisica e psicologica. Sinner è stato un leone, Alcaraz idem. Match di sfumature e colpi strepitosi da ambo le parti. A tratti si è visto un fanta-tennis. Ne è uscita una partita epica da incorniciare e tenere a vita nelle cineteche. È stato uno spareggio fra amici rivali, uno spettacolo puro tra i due tennisti migliori del mondo
Jannik, un’annata d’oro
Al netto della finale-romanzo di Pechino, la stagione 2024 di Sinner è stata strepitosa: 7 finali, 6 vittorie. È il caso di ricordare i successi. La galoppata d’oro è cominciata in gennaio agli Australian Open: battuto il russo Medvedev dopo una battaglia di 3h46’; incassato il primo Slam dell’anno. A febbraio, all’Atp 500 di Rotterdam piega l’australiano De Minaur in due set combattuti in 2h05’. Il mese dopo trionfa al Masters 1000 Miami battendo agevolmente il bulgaro Grigor Dimitrov in poco più di un’ora con l’88% di punti realizzati con la prima di servizio. In giugno conquista la quarta finale all’Atp 500 Halle (Germania) battendo in 1h49’, sul campo in erba della Owl Arena, il polacco Hurkacz; partita dominata con il 94% di punti con la prima.
La quinta finale è un gioiello: in 1h36’ sbriga la pratica con l’americano Frances Tiafoe al Masters 1000 di Cincinnati, 19 agosto. A settembre vince a New York gli Us Open, piegando l’americano Taylor Fritz in tre set e 2h15’ e 6 ace. Da notare che quattro di queste finali vincenti Sinner le ha disputate sotto la cappa del presunto doping e l’accanimento Wada.
Il confronto con Alcaraz
Prima della finale di Pechino i 2 fenomeni hanno infilato cifre molto importanti e significative per due ragazzi rispettivamente di 23 e 21 anni. Jannik ha vinto 16 tornei in carriera, Carlos 16 (con Pechino). Sinner ha vinto 2 Slam (New York e Melbourne), Alcaraz il doppio. Quest’anno Jannik ha giocato 64 partite vincendone 59, Alcaraz di partite ne ha fatte 57 perdendone 9.
In carriera hanno entrambi accumulato una fortuna. Sinner è già oltre i 25 milioni di euro, lo spagnolo ha già superato quota 31. Gli sponsor se li contendono a suon di milioni. La sola Nike, sponsor tecnico, ha un contratto con Sinner di 15 milioni all’anno fino al 2032; con Alcaraz ha sottoscritto un contratto da 20 milioni all’anno fino al 2034. Carlos in questi giorni è stato dalla parte dell’amico-rivale Jannik. Lo ha difeso apertamente. Ha detto: ”Jannik è pazzesco: pur con quello che sta passando, gioca un tennis incredibile”. Carlos Alcaraz da lunedì tornerà n.2 del mondo. Chapeu. Lo merita ampiamente. Sinner comunque resta il numero uno del mondo.