Aldo Grasso attacca Fabio Caressa: “Crede di essere Messi”

Pubblicato il 30 Aprile 2010 - 18:02 OLTRE 6 MESI FA

Fabio Caressa

Caressa non deve fare il fenomeno. Dura la critica di Aldo Grasso sulle pagine del “Corriere della Sera” verso il giornalista di Sky Sport. Il critico televisivo non condivide il modo di commentare del cronista e lo taccia del cosiddetto “effetto Pellegatti”, giornalista Mediaset e commentatore dei match del Milan. Quella di Carlo Pellegatti è una telecronaca «appassionata» con metafore esagerate che mischia l’essere tifoso con le più disparate espressioni linguistiche applicate al mondo del calcio, «e quando il Milan segna – scrive Grasso – dopo aver urlato a squarciagola, si abbandona a espressioni del tipo “Gol prezioso come un uovo Fabergé, il gioielliere degli zar”».

E secondo il giornalista del Corriere «la telecronaca di Caressa era in stile Pellegatti: ha urlato per tutta la partita, ha tifato da ultrà, ha preso a male parole alcuni giocatori del Barça, ha interpretato le decisioni dell’arbitro a senso unico (smentito poi da Gianluca Vialli, nei commenti da studio), ha cercato di superare il suo maestro nella prosa immaginifica. “Cazzuola e spatola, il muro dell’Inter si chiama Samuel”».

Se nell’articolo Grasso bacchetta Caressa, accompagnato nella telecronaca da Marchegiani, elogia il due di Raiuno, per la stessa partita, formato da Gianni Cerqueti e Salvatore Bagni. «Cerqueti invece è stato più misurato, più descrittivo, non si è mai sovrapposto ai protagonisti». «Non so se in campionato Caressa tifi Inter, forse no – ironizza Grasso visto che è nota la passione sportiva del giornalista di Sky Sport – Per questo è ancora più sorprendente la sua scelta espressiva: un racconto in trance agonistica, che ha annichilito il povero Marchegiani, costringendolo a un registro che non è il suo».

Alla fine l’Inter agguanta la finale di Champions League grazie a un Barcellona inesistente, con il suo goleador deludente, ma secondo Grasso questo non basta: «Caressa non deve fare il fenomeno per sostituirsi a Messi».