Alpinismo: Barmasse espugna il Monte Bianco aprendo una nuova via

ROMA – L’alpinista e guida del Cervino Hervé Barmasse ha concluso la sua ultima impresa aprendo una nuova via per la scalata del Monte Bianco, insieme ai fratelli Iker ed Eneko Pou, dopo tre giorni di arrampicata sul colosso alpino battendo vie mai esplorate prima. Barmasse è un alpinista esperto: ha scalato più volte le vette dell’Himalaya, per poi tornare alle amate Alpi col monte Cervino primo ad essere scalato ed ora anche il monte Bianco è espugnato. Il monte Rosa sarà l’ultima vetta con cui concluderà il suo trittico di arrampicata per sentieri mai tentati.

“L’alba a 4780 metri è stato il momento più emozionante”, ha dichiarato Barmasse, che assieme ai compagni ha raggiunto la vetta verso mezzanotte, dopo aver percorso in altezza 3300 metri. Lasciata l’auto a Val Veny i tre alpinisti hanno affrontato la cresta del Brouillard, quella più a sud del versante italiano del Bianco, mentre il Cervino è stato conquistato passando dalla via che sale dritta al picco Muzio.

La scalata è stata dedicata a Walter Bonatti che scalò tali vette nel 1965, come ha spiegato Barmase: “A lui dedichiamo la salita al Bianco. E a quelli come lui che hanno sempre inseguito un sogno, con arrampicate che non profanassero i luoghi e che avessero il sapore della scoperta. A lui, a Riccardo Cassin e a Reinhold Messner”. L’impresa non era priva di insidie: oltre alla pericolosità del percorso scelto, i tra alpinisti hanno dovuto affrontare la neve ancora abbondante rispetto alla stagione, che se si è rivelato “nulla di impossibile, sia chiaro, ma di impegnativo sì. Arrampicata varia, splendida”. Non mancano i ricordi per Barmasse: “sul Cervino è stata più dura. Ero solo su una parete sconosciuta e pericolosa. In cordata è un’altra cosa”, e nemmeno le nuove avventura, con il Monte Rosa prossimo obiettivo da conquistare.

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