ROMA – Il ritorno al gol, addirittura una doppietta, macchiato pero però da un’esultanza che qualcuno ha letto come “antisemita”. E’ accaduto nella partita di Premier tra West Ham e West Bromwick – per la cronaca finita 3 a 3 – e il protagonista è Nicolas Anelka, l’attaccante francese con un passato (da dimenticare) anche alla Juventus.
Sotto 1-0, Anelka si scatena e nel giro di 5 minuti prima pareggia, poi addirittura ribalta il risultato. Fin qui la cronaca sportiva che lascia però il campo ad un altro tipo di cronaca, visto che il 34enne attaccante del WBA, che non segnava da una vita (addirittura da 16 mesi), celebra il ritorno al gol con un gesto che ai più è parso un saluto antisemita. Anelka appoggia la mano sinistra sul braccio destro disteso: in Francia la chiamano “quenelle”, una sorta di saluto nazista al contrario, inventato dal comico Dieudonné in occasione delle elezioni europee del 2009 quando presentò una lista antisionista.
Un gesto che ha un significato controverso: per alcuni è espressamente antisionista, per altri invece solo anti-sistema. Comunque sia, la particolare esultanza ha scatenato enormi polemiche e proteste nel Regno Unito e in Francia e potrebbe costare caro al francese che ha assunto il nome islamico di Abdul-Salam Bilal da quando si è convertito all’Islam.