Esonero vicino per Antonio Conte: Inter, Milan e e Nazionale alla finestra Esonero vicino per Antonio Conte: Inter, Milan e e Nazionale alla finestra

Antonio Conte separato in casa: dal Chelsea fiducia a tempo, Inter, Milan e Nazionale alla finestra

Esonero vicino per Antonio Conte: Inter, Milan e e Nazionale alla finestra
Antonio Conte separato in casa: dal Chelsea fiducia a tempo, Inter, Milan e Nazionale alla finestra

ROMA – Vincere la Premier, e poi dirsi addio. Sembra quasi una maledizione quella dei tecnici alla guida della squadre inglesi, ed è una maledizione che parla molto italiano. Antonio Conte resta, per il momento, il manager del Chelsea: ma tutto lascia intendere che quella del club londinese sia una fiducia obbligata, per mancanza di tempo e di alternative. E che il rischio di far la fine di Ranieri col Leicester o Ancelotti con lo stesso Chelsea – campioni e poi esonerati – sia concreto.

D’altra parte, Roman Abramovich, in 15 anni ha cambiato 12 allenatori, impallinando anche chi – che Roberto Di Matteo e Josè Mourinho – gli avevano regalato trofei pochi mesi prima. Mai negli ultimi 20 anni i Blues avevano perso due partite di fila con tre gol di scarto. E’ capitato nell’ultima settimana (Chelsea-Bournemouth 0-3, Watford-Chelsea 4-1), segno inconfondibile di una squadra allo sbando, che ad inizio febbraio ha già accumulato più sconfitte (sei) di quante nell’intera passata stagione (cinque).

Con soli cinque punti nelle ultime quattro uscite, il Chelsea è scivolato al quarto posto in Premier, una sola lunghezza davanti al Tottenham. E all’orizzonte c’è la doppia trasferta di Manchester (in campionato) e la doppia sfida di Champions League con il Barcellona. Impossibile trovare un sostituto all’altezza, in poche ore. Anche oggi Luis Enrique, il grande favorito per la successione il prossimo anno, ha ribadito la sua indisponibilità a subentrare in corsa. Teme di bruciarsi, consapevole anche dei limiti strutturali dell’attuale rosa.

La conferma di Conte è stata così una scelta obbligata. Anche perché l’interessato non ha alcuna intenzione di dimettersi, né di concedere sconti in un’eventuale risoluzione del contratto (che scadrà nel 2019). Nonostante le voci incontrollate, e i bookmakers che avevano sospeso le quote sull’esonero di Conte, per tutta la giornata il Chelsea ha preferito restare in silenzio. Rifiutandosi di rinnovare pubblicamente la fiducia al suo allenatore. Un altro inequivocabile segnale che tra società e allenatore è ormai calato il gelo. E non ci sono dubbi che a fine anno si consumerà l’atteso divorzio, liberando l’allenatore italiano verso altri lidi – Real Madrid o Paris Saint Germain – o verso il suggestivo ritorno sulla panchina azzurra.

La questione-Conte riguarda anche il calcio italiano. Un esonero potrebbe infatti riaprire il discorso della Nazionale, dove però Roberto Mancini oggi è davanti a tutti, con un buon vantaggio. Il ritorno di Conte in Italia pare più spendibile in direzione Milano, dove tra Milan – soprattutto – e Inter si potrebbero creare le condizioni per l’avvento di Antonio. (Gazzetta.it)

 

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